Bologna, mercoledì 30 giugno 2021 – «A Roma chiudiamo in bellezza questa prima parte dell’anno» afferma soddisfatto Elio Pautasso, Presidente di Federippodromi e Direttore generale Hippogroup Roma Capannelle. «Le difficoltà sono state tante. Ma grazie all’entusiasmo e alla dedizione di tutti siamo riusciti a concludere alla grande questa prima metà del 2021. Il nostro auspicio è che tutto proceda per il verso giusto sul fronte della lotta alla pandemia. Per non dover più affrontare emergenze come quella vissuta nell’ultimo anno e mezzo. Ora tutte le nostre attenzioni e le nostre energie saranno dedicate ai fondamentali lavori di manutenzione delle piste. Per farci trovare pronti per alla riapertura della stagione ippica di inizio settembre».
Malgrado l’afa e il caldo torrido, a Roma la riunione dedicata al trotto è stata un successo.
Subito grandi emozioni con il Premio Carena che ha visto trionfare la grande favorita della vigilia Babirussa Jet, guidata al traguardo da Vecchione. Alle sue spalle emozionante testa a testa per la seconda piazza che ha reso necessario l’intervento del fotofinish. Alla fine l’ha spuntata Brigitte Roc su Bella Winner
Quindi la corsa più attesa di giornata, il Gran Premio Tino Triossi. Nelle ultime corse disputate aveva dato l’impressione di essere un prospetto di campione di livello assoluto, ma dopo la vittoria strepitosa ottenuta nel Triossi , Bengurion Jet va considerato a tutti gli effetti una consolidata certezza, l’indiscusso leader della generazione 2017 ma anche il nuovo fenomeno fra gli indigeni non ancora anziani del nostro trotto.
L’allievo di Alessandro Gocciadoro ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco quando i più veloci Blackflash Bar e Bonjovi Mmg lo hanno scavalcato nella veloce fase iniziale. E si sono poi scambiati la posizione nei primi 600 metri di gara. Ma già a un giro dal termine è andato a gravitare a ridosso dei due per liquidare definitivamente Blackflash Bar a 200 metri dal traguardo. Ottima la prestazione di Bonjovi Mmg, emerso bene alla piazza d’onore anticipando lo sprint del regolarissimo Belzebù Jet.
Dulcis in fundo l’avvincente duello tra quei due campioni del trotto indigeno. Che rispondono ai nomi di Zacon Giò e Alrajah One nel Gran Pietro Gaetano Turilli. Pur con la presenza in pista del temibile ospite francese Digne et Droit, sembrava davvero impossibile che nell’albo d’oro della grande classica del trotto romano non finisse il nome di uno dei due attesissimi protagonisti.
E invece a transitare per primo sul palo di arrivo è stato un soggetto fino a oggi poco fortunato. Amon You Sm, che veste i colori romanissimi del ristoratore Luigi Colasanti. E da qualche mese è approdato nel centro di allenamento dell’ex ciclista Alessio Di Basco, ormai votato alla carriera di allenatore di cavalli trottatori.
A Roma in sulky ad Amon You Sm è salito per la prima volta Vincenzo Piscuoglio dell’Annunziata. E mai scelta avrebbe potuto essere più felice da parte del suo entourage perché il driver campano ha azzeccato tutte le scelte tattiche alla guida del figlio di Love You.
L’arrivo (lento per la categoria in 15.2) condannava alla sconfitta Zacon Giò. Che dodici mesi or sono era stato ancora beffato di spunto da Vivid Wise As. Alrajah One, inferiore alle attese a causa di uno svolgimento tattico di gara poco favorevole, ma salvava in fotografia il terzo posto dall’attacco di Vincerò Gar. Rimasto parzialmente sacrificato all’interno del vincitore. Quinto senza brillare il francese Digne et Droit e tutti spettatori gli altri concorrenti.