Roma, 6 febbraio 2019 – Non c’è ancora una via d’uscita dalla complessa situazione in cui versa l’ippodromo romano delle Capannelle. Si può affermare, visto l’andamento delle trattative degli ultimi mesi tra Roma Capitale e Hippogroup Capannelle, che dopo ogni barlume di speranza si è destinati a ritornare nell’oscurità più totale. Purtroppo, nemmeno questa volta costituisce un’eccezione a tale regola non scritta.
La scorsa settimana, a seguito della riunione tra i dirigenti dei due enti, a seguito del comunicato emanato congiuntamente dall’Amministrazione capitolina e la società di corse dell’ippodromo della via Appia, sembrava che si fosse realmente arrivati a un probabile punto di svolta.
La richiesta dei bilanci economici dell’ippodromo da parte della giunta era più che lecita e volta a trovare un accordo per quello che poteva essere un punto d’incontro tra le necessità del comune e quelle della società di corse per un’ “indennità di occupazione” che potesse essere ritenuta appropriata da entrambe le parti. Uno spiraglio di speranza che è durato ben poco.
Proprio ieri, come da accordi, Capannelle ha presentato agli uffici del Dipartimento Sport di Roma Capitale i suoi bilanci dell’ultimo triennio, ma non sono bastati. L’amministrazione ha infatti richiesto subito dopo anche i bilanci del triennio ancora precedente che sono stati inviati prontamente in serata tramite pec da Hippogroup. Prontezza e disponibilità che non è stata ripagata.
Come si legge, infatti, nel duro comunicato emanato dalla stessa Hippogroup Capannelle “Tuttavia, l’Amministrazione non ha inteso formalizzare, sottoscrivendo un verbale impegnativo per entrambe le parti, il percorso operativo concordato nel corso della stessa riunione” venendo dunque meno all’impegno di Roma Capitale a definire l’“indennità di occupazione qualificata” entro il mese di febbraio 2019 e impegno di Hippogroup di avviare contestualmente l’attività agonistica dell’anno 2019.
Un problema di responsabilità. Infatti, la procedura proposta dalla Dirigente che si occupa della trattativa, onde evitare ripercussioni future con la Corte dei Conti, è quella di aprire un bando per designare un commercialista che possa “leggere” i bilanci al fine di determinare la giusta somma da proporre a Hippogroup. Procedura che nella migliore delle ipotesi potrebbe durare mesi.
Mesi in cui l’attività ippica romana resterebbe ferma con conseguenze addirittura nefaste per l’intero movimento nazionale. Mesi di immobilità, di un limbo deleterio per la filiera ippica romana, e più in generale per un comparto già vittima di una crisi importante, perdita di importanti e tradizionali appuntamenti che sono parte fondamentale della tradizione ippica italiana.
La burocrazia e l’incapacità di trovare una soluzione veloce sono ancora una volta l’arma che rischia di uccidere un comparto che contiene posti di lavoro, cultura, tradizione e vita.
Purtroppo, Capannelle non ha molte armi con cui rispondere se non quella di mantenere il fermo delle proprie attività e appellarsi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Definire questa situazione una “crisi” ha ormai poco senso, siamo andati molto oltre.
Di seguito il comunicato integrale di Hippogroup Capannelle
In data odierna abbiamo presentato agli uffici del Dipartimento Sport di Roma Capitale, alla presenza della Dirigente competente Dottoressa Simonetta Cintio, la documentazione contabile richiesta nel corso della riunione del 31 gennaio scorso, nell’ambito del c.d. “Tavolo tecnico per Capannelle” istituito di concerto con Roma Capitale.
Tuttavia, l’Amministrazione non ha inteso formalizzare, sottoscrivendo un verbale impegnativo per entrambe le parti, il percorso operativo concordato nel corso della stessa riunione e che prevedeva nei suoi punti principali i seguenti impegni:
– acquisizione, da parte dell’Amministrazione, dei documenti contabili della nostra Società, utili alla elaborazione di un piano economico-finanziario in vista dell’indizione della gara avente ad oggetto la riassegnazione della concessione per la gestione dell’impianto e alla definizione di una equa “indennità di occupazione qualificata” per il periodo transitorio dal 1° gennaio 2017 fino all’emanazione del bando di gara, da stimare secondo i principi di sostenibilità del bilancio di gestione;
– svolgimento di tutte le attività propedeutiche e utili (rilievi, sopralluoghi, ecc.) alla emanazione del bando;
– impegno di Roma Capitale a definire l’“indennità di occupazione qualificata” entro il mese di febbraio 2019 e impegno di Hippogroup di avviare contestualmente l’attività agonistica dell’anno 2019.
A questo punto, la HippoGroup non è in grado di prevedere, non avendo peraltro alcun mezzo per sollecitare l’operatività del Tavolo tecnico, gli sviluppi della situazione venutasi inopinatamente a creare nonostante i ripetuti annunci di disponibilità e collaborazione del Comune di Roma Capitale, né le tempistiche di eventuale definizione delle attività concordate nella seduta del 31 gennaio scorso.
A tutela dei nostri soci e amministratori, e nostro malgrado, siamo pertanto costretti a portare avanti le operazioni di smobilizzo e messa in sicurezza delle nostre attività, sospese nella speranza di ottenere certezze tuttora invece lontane.
Consapevoli delle gravi conseguenze incombenti sull’ippica italiana, e romana in particolare, auspichiamo un immediato intervento delle massime autorità coinvolte – la Sindaca Virginia Raggi e il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio – a salvaguardia degli operatori romani e a dispetto dei tanti soggetti interessati alla spartizione del patrimonio ippico della capitale. Nell’Ippodromo delle Capannelle si svolge da oltre mezzo secolo il Premio Presidente della Repubblica e per questo rivolgiamo al Presidente Mattarella un accorato appello affinché sensibilizzi gli attori in gioco per risolvere una crisi che coinvolgerebbe centinaia di famiglie.
Roma, 5 febbraio 2019 Hippogroup Roma Capannelle Srl