Comunicato stampa Equi-Equipe
Roma, 5 novembre 2016 – Nove partenti, con cinque stranieri di ottimo livello e il meglio di quanto possono schierare a fine annata le scuderie italiane, decimate da non poche vendite all’estero.
Dalla Francia arriva Elliptique, allenato dal ‘mago’ Andre Fabre per la famiglia Rothschild e affidato al champion jockey transalpino Pierre Charles Boudot, con 253 vittorie lanciatissimo verso il record europeo del tedesco Peter Schiergen (273 nel 1995). A segno in corse di gruppo nel 2013 nel 2015, quest’anno Ellipitique ha fatto anche meglio vincendo in gruppo 1 a Dortmund e piazzandosi terzo nel Prix Foy a metà settembre.
In due dalla Germania: con il già noto Diplomat, qui da noi vincitore a maggio del Presidente della Repubblica GBI Racing e stavolta in coppia con Carlo Fiocchi, si presenta Potemkin…continua
PREMIO ROMA GBI RACING OLTRE UN SECOLO DI TRADIZIONE…
(di Mario Berardelli)
Il Premio Roma GBI Racing, corsa di gruppo uno internazionale, è fiore all’occhiello della nostra programmazione ed è parte della storia del galoppo italiano. Affonda le sue radici in oltre un secolo di tradizione, quando le vicende del cavallo e le sue corse, le storie dell’impianto della Via Appia erano narrate persino da Gabriele D’Annunzio.
Un mondo lontano forse ma con un messaggio attuale: saldare ancora una volta la società civile della città con un posto unico dove è possibile trascorrere un pomeriggio diverso, non soltanto animato dai cavalli e dalle corse ma anche pieno di altre possibilità di svago e soprattutto immerso in un polmone di verde che va appunto al di la del momento delle sole corse. Un impianto che è orgoglio per Roma.
Le prime edizioni del premio Roma sono state quelle di segnate da un’ippica che ancora pagava un enorme tributo tecnico e di competenza nei confronti dell’Inghilterra da dove provenivano gran parte dei fantini e degli allenatori in attività ma subito dopo la prima guerra mondiale prendeva corpo e forma l’anima del turf italiano e non soltanto per l’enorme tributo di ingegno da parte di Federico Tesio…continua
NON SOLO ROMA
Come sempre, il Roma GBI Racing avrà due ‘spalle’ di qualità: il Premio Guido Berardelli (gruppo 3, 77.000 euro, m. 18000 p.g.) e il Premio Carlo e Francesco Aloisi (gruppo 3, 70.400 euro, m. 1200 p.d.).
Sette partenti tra i puledri, con il team Botti che ne schiererà quattro: Holy Water per la Effevi, Amore Hass per la Rencati, Dulciboy per la Blueberry e Aethos per la New Age.
Dall’Inghilterra arriva il consistente e già esperto Devil’s Bridge: allenato da quello specialista dei giovanissimi che è Richard Hannon, finora ha collezionato 1 vittoria e 6 piazzamenti nelle 7 corse disputate. Lunastorta sarà l’unica femmina a misurarsi con i maschi.
Dodici partenti invece tra i velocisti, tra i quali Plusquemavie, il vincitore dell’edizione 2015, e la lanciatissima Kathy Dream.
Il convegno comprenderà anche una listed, il Criterium Femminile Memorial Manuela Tudini e un handicap principale, il Premio Pietro Palmieri.
Un mondo lontano forse ma con un messaggio attuale: saldare ancora una volta la società civile della città con un posto unico dove è possibile trascorrere un pomeriggio diverso, non soltanto animato dai cavalli e dalle corse ma anche pieno di altre possibilità di svago e soprattutto immerso in un polmone di verde che va appunto al di la del momento delle sole corse. Un impianto che è orgoglio per Roma.
Le prime edizioni del premio Roma sono state quelle di segnate da un’ippica che ancora pagava un enorme tributo tecnico e di competenza nei confronti dell’Inghilterra da dove provenivano gran parte dei fantini e degli allenatori in attività ma subito dopo la prima guerra mondiale prendeva corpo e forma l’anima del turf italiano e non soltanto per l’enorme tributo di ingegno da parte di Federico Tesio…continua
NON SOLO ROMA
Come sempre, il Roma GBI Racing avrà due ‘spalle’ di qualità: il Premio Guido Berardelli (gruppo 3, 77.000 euro, m. 18000 p.g.) e il Premio Carlo e Francesco Aloisi (gruppo 3, 70.400 euro, m. 1200 p.d.).
Sette partenti tra i puledri, con il team Botti che ne schiererà quattro: Holy Water per la Effevi, Amore Hass per la Rencati, Dulciboy per la Blueberry e Aethos per la New Age.
Dall’Inghilterra arriva il consistente e già esperto Devil’s Bridge: allenato da quello specialista dei giovanissimi che è Richard Hannon, finora ha collezionato 1 vittoria e 6 piazzamenti nelle 7 corse disputate. Lunastorta sarà l’unica femmina a misurarsi con i maschi.
Dodici partenti invece tra i velocisti, tra i quali Plusquemavie, il vincitore dell’edizione 2015, e la lanciatissima Kathy Dream.
Il convegno comprenderà anche una listed, il Criterium Femminile Memorial Manuela Tudini e un handicap principale, il Premio Pietro Palmieri.
LA LONGINES WORLD FEGENTRI CHAMPIONSHIP FA TAPPA A ROMA
Domenica è anche la giornata del Premio Longines World FEGENTRI Championship for Gentlemen Riders. Per la tappa italiana arriveranno da oltre confine Guilain Bertrand (Francia),Vincenz Schiergen (Germania) e Jindrick Fabris (Repubblica Ceca).
I tre gentleman sono riuniti nell’arco di pochi punti dal 2° al 4° posto della classifica provvisoria del circuito che vede l’Italia rappresentata da Antonio Fieramosca. Con quest’ultimo completano il campo dei partenti della corsa di domenica F.De Paola e G. Di Gennaro.
L’IPPODROMO CAPANNELLE FESTEGGIA LUIGI CAMICI CHE COMPIE 90 ANNI!
Un traguardo importante aspetta domenica prossima Luigi Camici, il Maestro per eccellenza tra i trainer del galoppo: quello del suo novantesimo compleanno, che festeggerà all’Ippodromo Capannelle.
Il ‘Sor Luigi’ è una vera icona del mondo del turf, e ha collezionato in carriera una lista infinita di successi nelle più prestigiose corse italiane ed estere. Memorabile la leggendaria vittoria nell’Arc de Triomphe con Tony Bin nel 1988.
Toscano doc, ha diviso la sua vita tra Roma e Milano dove agli esordi è stato assistant trainer del proprietario della Scuderia Mantova, Gino Mantovani.
In questo ruolo ha conquistato tre Derby: quelli del 1948 con Leon de San Marco, del 1956 con Barba Toni e del 1959 con Rio Marin.
Per vincere il suo primo Nastro Azzurro da allenatore Luigi Camici ha dovuto invece aspettare l’età di 77 anni quando è andato a segno grazie alla superba affermazione del grigio Groom Tesse della scuderia L3C di Antonio Lepori.
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