Bologna, martedì 20 febbraio 2024 – La produzione di Hollywood ha doverosamente la prima citazione con un film vincitore di due oscar come “Gran Premio” del 1944, con una giovanissima Liz Taylor che vinse una corsa contro ogni pronostico in sella ad un cavallo ribelle. Bellissimo è “Seabiscuit” del 2003, che racconta la commovente ascesa sportiva di un cavallo in cui nessuno credeva, grande interpretazione di Tobey Maguire e ben 7 nomination agli oscar. Ricco di emozioni è “Un anno da ricordare” del 2010, con la vera storia del purosangue Secretariat vincitore dell’ambitissima Triple Crown. Questo film è stato campione di incassi negli Stati Uniti.
Toccante il film “Dreamer – La strada per la vittoria” con Kurt Russel e con la coinvolgente interpretazione della giovane Dakota Fanning, in questo dramma incentrato sul recupero di una cavalla da corsa ferita. Non manca il divertimento con una pellicola del 1937 “Un giorno alle corse”, dove uno dei fratelli Marx si improvvisa persino fantino, o con l’italianissima “Febbre da cavallo” di Steno (1976) in cui spicca la memorabile ed esilarante sfida in pista tra Enrico Montesano, Gigi Proietti e Adolfo Celi, un piccolo cult che racconta con ironia il mondo degli scommettitori. Infine sullo stesso genere il meno noto ma divertente “Per vivere meglio” del ‘78 con Renato Pozzetto nei panni di un giocatore che compra un cavallo da corsa sperando di arricchirsi. Una grande curiosità suscitano i film asiatici, purtroppo poco conosciuti in Italia, ci siamo rivolti al più competente in materia: Antonio Termenini, organizzatore degli “Asian Film Festival” che ci ha consigliato due film di un regista tibetano considerato unanimemente un genio, Pema Tseden. Ecco i titoli: “Balloon” del 2019 e “Snow leopard” del 2023 che hanno riscosso grande apprezzamento alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.