Roma, 11 luglio 2018 – Crimini e animali è il rapporto Zoomafia 2018 redatto da Ciro Troiano, responsabile Osservatorio della Lega Anti Vivisezione, in cui sono stati analizzati i dati delle Procure italiane dello scorso anno. Le corse clandestine di cavalli rappresentano una cospicua “attività” presso le Procure e rappresentano una emergenza nazionale.
La raccolta dei dati
Da anni il Rapporto Zoomafia pubblica i dati delle varie Procure italiane, relativi ai reati conto gli animali. L’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV ha chiesto alle 140 Procure Ordinarie e alle 29 presso il Tribunale per i Minorenni, i dati relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2017, sia noti che a carico di ignoti, e al numero di indagati per reati a danno di animali, segnatamente per i seguenti reati: uccisione di animali (art. 544bis cp), maltrattamento di animali (art. 544ter cp), spettacoli e manifestazioni vietati (art. 544quater cp), combattimenti e competizioni non autorizzate tra animali (art. 544quinquies cp), uccisione di animali altrui (art. 638 cp), abbandono e detenzione incompatibile (art. 727 cp), reati venatori (art. 30 L. 157/92) e, infine, traffico illecito di animali da compagnia (art. 4 L. 201/10). Le risposte sono arrivate dall’82% delle Procure Ordinarie e dall’86% di quelle per i Minorenni, la percentuale “storica” più alta per questo tipo di analisi condotta da Ciro Troiano. In particolare, le risposte sono arrivate da 115 Procure Ordinarie e da 25 Procure presso i Tribunali per i Minorenni. Sommando le risposte delle Procure Ordinarie e delle Procure presso i Tribunali per i Minorenni si arriva all’83% di tutte le Procure del Paese.
Il totale dei procedimenti sopravvenuti nel 2017, sia a carico di noti che di ignoti, per i reati a danno degli animali e per il campione dell’82% delle Procure Ordinarie, è di 8518 fascicoli (3869 a carico di noti e 4649 a carico di ignoti) con 5310 indagati. Esaminando i dati di un campione di 98 Procure su 140 che hanno risposto sia quest’anno che l’anno passato (un campione pari al 70% di tutte Procure Ordinarie) i procedimenti nel 2017, rispetto al 2016, sono aumentati del +3,74% (7100 fascicoli nel 2017 e 6844 nel 2016) mentre gli indagati sono diminuiti del -1,08% (4487 indagati nel 2017 e 4536 nel 2016).
L’edizione 2018 del Rapporto Zoomafia ha avuto il patrocinio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, con cui la LAV ha siglato un Protocollo d’Intesa per rafforzare prevenzione e contrasto dei reati a danno di animali, e della Fondazione Antonino Caponnetto.
Emergenze
Fra le prime emergenze a livello nazionale spicca il mondo dei cavalli con le corse clandestine. “La presenza della criminalità nel mondo dei cavalli, delle corse e degli ippodromi è sempre stata forte. La conferma arriva da recenti inchieste che hanno rivelato l’interesse di alcuni sodalizi mafiosi per le corse illegali di cavalli. I numeri relativi alle corse clandestine e alle illegalità nell’ippica parlano da soli. Solo nel 2017: 15 interventi delle forze dell’ordine, 6 corse clandestine bloccate, 82 persone denunciate, di cui 61 persone arrestate, 20 cavalli sequestrati. In 20 anni, da quando abbiamo iniziato a raccogliere i dati per il Rapporto Zoomafia, ovvero dal 1998 al 2017 compreso, sono state denunciate 3484 persone, 1295 cavalli sequestrati e 122 corse e gare clandestine bloccate. Secondo i dati ufficiali relativi all’elenco dei cavalli risultati positivi al controllo antidoping, ai sensi del regolamento delle sostanze proibite, 66 cavalli che nel 2017 hanno partecipato a gare ufficiali, sono risultati positivi a qualche sostanza vietata. Gare svolte in diversi ippodromi d’Italia, da Albenga a Napoli, da Aversa a Firenze, da Torino a Palermo, passando perTreviso, Montecatini, Milano, Siracusa. Queste, invece, alcune delle sostanze trovare nei cavalli da corsa nel 2017: Altrenogest, Benzoilecgonina (metabolita della cocaina), Caffeina, Capsaicina, Desametasone, Diossido di Carbonio (TCO2), Ecgonina Metilestere, Fenilbutazone, Procaina, Stanozololo, Teofillina, Testosterone” riporta il rapporto Zoomafia 2018.
I minori…
Il rapporto Zoomafia 2018 ha raccolto i dati anche di 29 Tribunali per i Minorenni. I dati della zoocriminlità minorile non sono confortanti, mettono in rilievo “una scuola di violenza” che prevarica sulla scuola ordinaria e sull’ambiente “famiglia”, realtà che dovrebbero trasmettere i valori universali di rispetto verso il “mondo”, partendo dagli esseri umani agli animali, passando per la Madre Terra. “La cultura in cui si sviluppano forme di violenza contro gli animali, e in particolare la zoomafia, ha come riferimento un modello di vita basato sulla prevaricazione, l’aggressività sistematica, il disprezzo per le ragioni altrui – ha dichiarato Ciro Troiano. – I valori di riferimento sono l’esaltazione della forza, la mascolinità, il disprezzo del pericolo, il potere dei soldi. In questa dimensione valoriale, le corse clandestine di cavalli o i combattimenti tra cani trovano una facile collocazione. I bambini e gli adolescenti coinvolti vengono proiettati in un mondo adulto, ‘virile’, dove la sicurezza individuale e la personalità si forgiano con la forza, con l’abitudine all’illegalità, con la disumanizzazione emotiva”. Inquietanti e preoccupanti i casi elencati nel Rapporto: un gattino preso a calci come un pallone; un cigno preso a sassate da un gruppetto di ragazzi; un ragazzino che spara nel bosco con il fucile del padre.
Comunicato stampa di presentazione del Rapporto Zoomafia 2018 – clicca qui –