Bologna, venerdì 7 ottobre 2022 – Campo completo per la finale del 95° Derby Italiano del trotto (mt.2100 – Gruppo 1 da 800.800 euro). Due cavalli, Dimitri Ferm e Dundee As, qualificati di diritto in quanto vincitori dei gruppi 1 che si sono svolti nei mesi scorsi e gli altri dodici scaturiti dalle batterie del 18 settembre. È un’edizione, quella del Derby 2022 che relativamente al pronostico sembrerebbe partire da un punto abbastanza fermo, ovvero quello rappresentato proprio da Dimitri Ferm. Il figlio di Nad Al Sheba è stato infatti sin qui il dominatore della stagione avendo vinto tre gruppi 1 di fila (Giovanardi, Nazionale e Marangoni) mettendo sempre in evidenza una superiorità abbastanza netta. Il sorteggio non è stato affatto malevolo visto che dal sorteggio è uscito il numero 1, magari non sarà il massimo per scattare, ma comunque più che favorevole perché consentirà ad Andrea Farolfi di lottare per la partenza e comunque provare subito ad andare sull’eventuale battistrada. Il meccanismo del sorteggio ha fatto si che in prima fila ci siano comunque i maggiori candidati al successo a cominciare da Danger Bi in sediolo al quale l’ing. Mauro Biasuzzi proverà a ripetere l’impresa riuscitagli nel 1999 con Zambesi Bi. Il figlio di Bird Parker sconta però una certa lentezza nella fase iniziale e quindi dovrà agire in costruzione. La più veloce allo stacco della macchina potrebbe essere l’italo-svedese Dea Grif, unica femmina in pista, che anche nelle batterie scivolò al comando rendendosi però protagonista di una tattica molto dispendiosa. Sicuramente in corsa anche Denzel Treb che era stato il dominatore della stagione dei due anni e che, dopo il cambio di training, nella batteria si è rivisto veramente in buon ordine. In prima fila c’è anche Dakovo Mail che è un altro che sa partire molto forte e presumibilmente cercherà la corda: dovesse trovarla sarebbe candidato all’ennesimo piazzamento di spessore dopo quelli ottenuti nel Giovanardi, nel Città di Napoli e nel Marangoni.
Il team Gocciadoro presenta quattro allievi di cui due in prima fila. Dundee As ha vinto a inizio luglio il Città di Napoli con buon piglio, ma certamente la posizione di avvio non lo avvantaggia. Stesso discorso per Denver Gio, tanti mezzi, ma compito tattico complesso per lui che, tra l’altro ama correre in avanti. Paradossalmente potrebbe venire meglio a Dolce Viky che dalla schiena di Dimitri Ferm potrebbe ritrovarsi in buona posizione ai 500 finali quando ci sarà da tentare il tutto per tutto. Diamond Truppo, Duca As e Dardo Zack, in ordine di preferenza, potrebbero essere anche loro in corsa, ma certamente, viste le posizioni, avranno bisogno di un percorso favorevole, attenzione proprio all’allievo di Enrico Bellei che potrebbe trovarsi meglio a correre di rimessa.
Desiderio D’Esi, Dante Clemar, Dayton completano il campo dei quattordici partenti. In teoria sono degli outsiders, ma abbiamo visto in più occasioni negli anni scorsi come il Derby sia, più di tante altre, una corsa che può sfuggire a ogni pronostico.
Le Oaks del Trotto-Memorial Carlo e Asya Tranfo (€. 253.000 – gr. 1 – per femmine indigene di 3 anni – mt. 1640) che vedrà al via le tredici cavalle qualificatesi (le prime quattro di ogni batteria con l’aggiunta di Diva Ek, quinta con il miglio tempo) tramite le batterie disputate domenica 18 settembre e Doni Maker che il diritto alla partecipazione lo aveva acquisito nel mese di agosto vincendo la Finale del Campionato Femminile dei 3 anni disputata all’ippodromo del Garigliano. Successivamente sono stati sorteggiati i numeri di partenza sulla base della classifica parametri che ha posizionato in prima fila le prime sette della stessa e in seconda fila le altre sette.
L’edizione numero 31 delle Oaks del Trotto (corsa nata nel 1991, siglata nella prima edizione da Mauro Baroncini con Natura Ferm e non disputata nel 2008 per lo sciopero ad oltranza delle categorie quando la finale del Derby – vinto dalle femmina Lana del Rio – venne disputata a fine novembre) ha un pronostico tanto semplice da stilare per il nome della favorita, quanto ben più complesso per l’assegnazione delle migliori chances di ottenere un risultato di prestigio ad almeno sette, otto delle altre tredici finaliste.
Il nome dal quale un po’ tutti si attendono l’ennesimo successo nella classica più importante della carriera per una femmina di 3 anni è quello di Due Italia, la straordinaria figlia di Adrian Chip allenata da Mauro Baroncini e guidata da Andrea Farolfi. La portacolori della Scuderia W Giovane Italia (cara alla famiglia Santulli) ha corso al massimo livello fin dai primi assaggi dell’anno e se va certamente ricordato che nel Premio Etruria Femmine e nell’Elwood Medium (qui anche al cospetto dei maschi) sono giunti solamente piazzamenti e che nel Premio Italia Femmine e nella Finale del Campionato Femminile dei 3 anni è addirittura rimasta fuori dal marcatore, negli ultimi cinque mesi sono però arrivate, tutte perentorie, le vittorie nel modenese Cacciari Filly, nel torinese Nazionale Filly (al personale di 1.12) e nel milanese Marangoni Filly (cui aggiungere la netta vittoria a media di 1.12.4 nella batteria A delle Oaks). Il sorteggio non è stato benevolo con Due Italia che dovrà avviarsi ad un comunque scomodo numero 6 ma il parziale di avvio messo in mostra negli ultimi impegni dalla portacolori campana dovrebbe senz’altro sopperire: è difficile ipotizzare che l’indiscussa leader generazionale femminile non riesca a conquistare il comando della corsa, posizione privilegiata dalla quale dovrebbe poi essere in grado di gestire gli attacchi delle avversarie.
In molte sperano di fare lo sgambetto alla netta favorita di queste Oaks del Trotto edizione 2022 ma non potranno al contempo trascurare i ricchi premi al traguardo in palio per le altre quattro che sapranno entrare nel marcatore. Per il complesso dei titoli, fra queste, la prima a meritare la citazione non può che essere Delicious Gar (una delle quattro cavalle allenate dal Team Gocciadoro pervenute in finale). La figlia di Father Patrick può vantare infatti in curriculum ben tre successi classici (Etruria Femmine, Italia Femmine e Città di Napoli femmine), è apparsa tonica (benché sconfitta da Doroty degli Dei) anche nella batteria B del 18 settembre e sarà una presumibile animatrice della corsa facendo leva sulla sua grinta e generosità. Come già accennato, tante altre possono ambire ad un ruolo importante nello scacchiere della corsa e ai fini del risultato finale: a cominciare da Daughter As (terza nella batteria C che farà coppia con Pietro Gubellini con il quale è giunta seconda nel Campionato Femminile dei 3 anni) per proseguire con Dorothy Bar (finita seconda nella batteria dominata da Due Italia), Don’t Say Gar (figlia di Varenne ottima anche nelle tre prestazioni fornite in Svezia e terza “pedina” del team in giubba gialla), e Doni Maker, vincitrice a sorpresa ma con merito del Campionato Femminile dei 3 anni. Per l’allieva di Antonio Simioli solamente un piccolo dubbio sulla condizione essendo al rientro dopo oltre due mesi) alle quali però – pur con l’handicap del numero in seconda fila – debbono obbligatoriamente essere aggiunte Divina Trio e Doroty degli Dei in virtù della qualificante affermazione ottenuta da entrambe in batteria. Divina Trio, allieva di Loris Ferro trainer di stanza in Svizzera, ha saputo mettere in campo parziali eccezionali sia in avvio sia nella fase conclusiva: qualità questa che contraddistingue gli atleti davvero buoni. Per la cavalla affidata ad un ottimo catch-driver come Marco Stefani la necessità di acquisire subito una buona posizione per essere poi competitiva nella fase finale. Stesso discorso tattico per Doroty degli Dei in sulky alla quale Enrico Bellei (recorder per vittorie nelle Oaks del Trotto a quota 5) spera di bissare l’exploit del successo a sorpresa ottenuto in sulky a Crystal Pan nell’edizione 2021: lo scatto finale piazzato in batteria tre settimane fa ha certamente impressionato.
Completano il campo delle partenti Doyourbest (il 7 all’esterno della prima fila sembra sacrificare l’allieva di Bjorn Goop), Daytona Roc e Diva Ek (per queste due non impossibile un piazzamento), Dublin Fi, Danish As e l’estrema outsider Dacia del Ronco.
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