Nel testo della lettera del 12 giugno 2020 che il Gruppo Ippodromi Associati ha inviato al Mipaaf, sono evidenziati punti essenziali come:“…Purtroppo, alla data odierna, il Ministero non ha ancora avviato l’iter per la liquidazione delle somme (richiesta delle fidejussioni, nulla osta all’emissione delle fatture). Il perdurare di siffatta situazione mette a serio rischio il normale svolgimento dell’attività ippica. Si rammenta che le società di corse dall’inizio dell’anno sopportano i costi di tutti servizi richiesti dal Mipaaf (es.: organizzazione corse, gestione allenamenti, manutenzioni piste, raccolta e smaltimento letame ecc.).
Inoltre, dal mese di marzo sono onerate ad effettuare i servizi di presidio e controllo previsti per il contenimento dell’emergenza COVID-19 che generano ulteriori e notevoli costi. Le società di corsa, che da tempo versano in una grave crisi finanziaria, allo stato sono prive di qualsiasi ricavo e, non potendo più provvedere al pagamento degli stipendi e dei principali fornitori di beni e servizi, sono prossime al collasso. Il prevedibile stato di agitazione del personale dipendente ed il blocco delle forniture, costringerà le società di corse a richiedere il posticipo delle imminenti giornate di corse ad un periodo successivo in modo che eventuali agitazioni sindacali o peggio astensioni dalla prestazione lavorativa possa produrre la cancellazione delle corse con la conseguente perdita del montepremi, che andrebbe a tutto danno delle categorie ippiche. Per evitare questa ineluttabile situazione si invita con l’indispensabile urgenza del caso, il Ministero ad adoperarsi, superando ogni ostacolo burocratico, per perfezionare
immediatamente gli accordi sottoscritti ed a provvedere, nel minor tempo possibile, al pagamento del 40% delle spettanze.” A tutt’oggi non si è ricevuto alcun riscontro da parte del Ministero che, forse, non ha compreso la gravità della situazione. Non risulta, altresì, che in Mipaaf abbia intrapreso azioni finalizzate ad attenuare i danni derivanti dall’emergenza COVID-19 che hanno colpito un comparto già in crisi. Tenuto conto, che lunedì 22 p.v., è previsto un incontro tra le rappresentanze delle Società di corsa e le Organizzazioni Sindacali Nazionali nel quale verrà affrontato il tema dell’impossibilità oggettiva da parte delle Società di corse di continuare ad onorare i propri impegni con il personale dipendente, si chiede un incontro urgente, in modalità di video-conferenza, con la presenza del Sottosegretario con delega, per un confronto sugli argomenti evidenziati”.