Bologna, giovedì 2 maggio 2024 – La ferratura dei cavalli è un aspetto cruciale che influisce non solo sulle prestazioni, ma anche sul benessere generale dell’animale. Vediamo le differenze tra le ferrature per le corse di trotto e di galoppo. Le esigenze specifiche e il tipo di corsa da affrontare influiscono su ogni ferratura che è poi adattata alla biomeccanica del cavallo. Nel trotto si necessita di una ferratura che assecondi un movimento fluido e costante, essenziale per mantenere il trotto, una andatura in cui le gambe si muovono in coppia diagonale. Le ferrature per questi cavalli tendono ad essere più leggere e sottili al fine di non appesantire le gambe. Si utilizzano spesso ferri con un buon grip per evitare scivolamenti, in particolare nelle curve. Questo accorgimento è fondamentale perché un cavallo da trotto che perde il suo passo ritmico può sbagliare ed essere squalificato.
Nel galoppo si richiedono ferrature che assicurino la massima trazione e resistenza. La velocità, lo slancio nel momento della partenza quando i cavalli lasciano le gabbie e le intense sollecitazioni a cui sono sottoposte le gambe in corsa richiedono ferri più robusti, spesso l’intero zoccolo viene protetto e alcuni ferri possono avere anche bordi rialzati per aiutare il cavallo a mantenere stabilità e aderenza durante le fasi ad alta velocità e nei cambi repentini di direzione. Nelle corse siepi questa stabilità della ferratura è ancor più importante visto lo stacco e l’impatto che avviene col terreno prima e dopo i salti.
La scelta dei materiali è fondamentale in entrambi i tipi di ferratura. Mentre per i cavalli da trotto vengono utilizzati materiali leggeri come l’alluminio, nel galoppo i ferri sono spesso in acciaio, materiale che offre maggiore supporto e durata. Con l’avvento delle nuove tecnologie stanno diventando sempre più popolari ferri con inserti in gomma o con ammortizzatori integrati che migliorano il comfort e di riflesso le prestazioni dei cavalli. L’importanza della performance non deve in ogni caso essere preposta al benessere dell’animale, la ferratura deve essere eseguita da un maniscalco esperto per evitare problemi di postura o zoppie, e periodiche valutazioni e variazioni anche unite al parere di un veterinario sono fondamentali per migliorare l’espressione del proprio potenziale ma anche minimizzare i rischi di infortunio.
Abbiamo sentito il parere di un maniscalco che può vantare una assoluta eccellenza, avendo tra i suoi clienti la scuderia Gocciadoro, si occupa delle ferrature di campioni del calibro di Vernissage Grif, Vivid Wise As ed Expo Wise As: Nunzio Nappo che ci ha risposto così riguardo i tempi di creazione e di applicazione di un ferro adeguato. “Il lavoro di creazione di un ferro dal materiale diciamo così grezzo, è attorno ai 20 minuti per una coppia di ferri su misura, mentre una ferratura normale richiede in media un’ora, tempistica che può raddoppiare in caso di inserimento delle cosiddette rane. Nel caso un allenatore decida di far correre senza ferri il proprio cavallo, applicare nuovamente i ferri all’animale richiederà circa 40 minuti, considerando che non ci sarà molto da modificare in quanto la ferratura è quella che già apparteneva all’animale”. L’abilità di Nunzio Nappo si è tradotta in risultati prestigiosi come il Lotteria e il Derby per i cavalli affidati alle sue cure, da quest’anno lui stesso è sceso in pista come gentleman ottenendo subito tre piazzamenti nelle prime corse disputate.
Molto spesso correre senza ferri è una scelta vincente, ma non è stato così nel Gran Premio Lotteria del lontano 2000 dove Moni Maker per battere Varenne fu presentata tatticamente “sferrata”, risultato: Moni Maker di galoppo in partenza e Varenne facile vincitore della finale.