Bologna, sabato 28 novembre 2020 – Proprio alla vigilia della Japan Cup (Gruppo 1, 648.000.000 yen, m. 2400) di domenica 29 a Tokyo, con Way To Paris che alle 7.40 italiane se la vedrà con quattordici rappresentanti della forma locale, capeggiati da Almond Eye, Contrail e Daring Tact, una pesante tegola è caduta su Andrea Marcialis, allenatore del grigio. Ma anche sulla sorella Elisabetta e più marginalmente su quattro dei suoi (loro?) proprietari italiani. Venerdì 27 infatti France Galop, con un provvedimento a firma dei giudici Fournier Sarloveze, Darmaille e Landon (nel resto del mondo funziona così: tutto pubblico, lì non c’è il Mipaaf a “pennarellare” i nomi delle parti in causa o non pubblicare per niente le decisioni degli organi di disciplina…), ha inflitto 6 mesi di sospensione come allenatore e 6 mesi come proprietario (o altre figure simili previste dal regolamento) ad Andrea, 18 mesi come proprietaria (o altre figure simili previste dal regolamento) a Elisabetta, e 3 mesi come proprietari a Paolo Ferrario, Antonia Fontanarosa, Binh Ninh Khuong e Scuderia Micolo, pena questa però sospesa con la condizionale (a patto cioé di nessuna ulteriore infrazione nei prossimi 5 anni). FG ha chiesto l’estensione del provvedimento anche all’Italia con immediata comunicazione al Mipaaf.
LA VICENDA. In estrema sintesi, la vicenda è legata a una situazione di prestanome riguardante Jean Claude Napoli, allenatore ormai 88enne, e innescatasi in occasione di un’ispezione effettuata l’11 agosto da France Galop e da FNCH (Federazione Nazionale Corse Ippiche). Dopo che in precedenza a entrambi i Marcialis era stato negato da FG un permesso temporaneo di allenamento nella struttura di Cabries, in Provenza, in quella circostanza è stato invece accertato che Napoli risultava allenatore ufficiale di sette cavalli “dichiarati” e altri cinque “non dichiarati” a FG (tutti in precedenza affidati ad Andrea ma anche in Italia al padre Antonio, appartenenti agli stessi Marcialis o ai proprietari italiani) in realtà seguiti da Elisabetta, che tra l’altro accedeva al sistema informatico di FG utilizando le credenziali di Napoli. Il tutto in una situazione controversa anche sotto il profilo amministrativo (fatture mai rilasciate da Napoli e altro ancora), non certo a norma per i regolamenti francesi, applicati rigidamente a differenza di quanto avviene qui da noi, dove quella dei prestanome è una pratica diffusa e impunita.
Napoli, che al momento non segue alcun cavallo neanche di sua proprietà, per il 2021 non ha richiesto il rinnovo della licenza di allenatore (nel caso, dovrà essere sottoposto al vaglio di FG). I provvedimenti della Disciplinare francese avrebbero valore dall’11 dicembre, tuttavia i Marcialis presenteranno appello ottenendo così la sospensiva della decisione fino al successivo grado di giudizio.
Fonte: Corriere dello Sport