Bologna, 11 luglio, 2021 – Ieri se n’è andato uno dei grandi padri del galoppo mondiale. A 23 anni Galileo ci ha lasciato e l’ippica globale lo ricorda con grande affetto.
Una lesione cronica e incurabile a un piede ha portato i responsabili della Coolmore Stud a optare per la soluzione estrema per evitare all’immenso cavallo ulteriori sofferenze. Una soluzione estrema, dicevamo, e molto dolorosa, presa per ripagare almeno in parte Galileo per quanto ha saputo dare all’ippica e all’industria allevatoriale del Purosangue e del galoppo.
Galileo è stato uno dei più rilevanti stalloni della storia del galoppo nonché colonna portante di quell’istituzione che prende il nome di Coolmore.
Figlio di Sadler’s Wells, Galileo ha regalato a Aidan O’Brien – suo allenatore – il primo successo al Derby di Epson nel 2001. Nella sua genealogia si parla solo di eccellenza, dato che si trova anche Urban Sea, vincente all’Arc nel 1993.
I suoi figli hanno dato eccellenti risultati fin da subito. Nella prima generazione dei prodotti di Galileo troviamo per esempio Nightime, vincitore nel 2006 del 1000 Ghinee irlandese.
Il titolo di padre campione europeo arriva a Galileo nel 2008 quando New Approach apre la sequenza di cinque figli vincenti nel Derby. Titolo che conserva per 11 stagioni senza interruzione, dal 2010 al 2020.
Galileo ha prodotto 91 vincitori di Gruppo 1, tra i quali Frankel, a sua volta padre del vincitore del Derby di quest’anno. 20 dei suoi figli che sono entrati in razza hanno a loro volta prodotto vincenti in Gruppo 1, assicurando a Galileo la presenza costante nelle genealogie dei migliori Purosangue per decenni a venire.
«È una giornata molto triste. Siamo stati davvero molto fortunati ad avere Galileo con noi, ma era arrivato il momento di lasciarlo andare» ha commentato John Magnier, proprietario della Coolmore.
Il tasso di monta di questo grande padre è stato nel tempo soggetto a trattativa privata, con ‘gossip’ dal mondo allevatoriale che parlano di cifre tra l 250mila e i 600mila euro. Che se moltiplicati per le circa 150 fattrici coperte all’anno, portano a incassi per la Coolmore intorno a 4 milioni all’anno.
Ma i soldi, anche quando sono così tanti, non sono tutto. E questa volta, siamo tristi per il cavallo. Galileo.