Bologna, venerdì 2 settembre 2022 – Il piatto forte della domenica milanese è rappresentato dal Gran Premio Marangoni e dal Gran Premio Marangoni Filly, due prove di grande rilievo. La prima prova, un Gruppo1 con 154mila euro di montepremi, vede in pista i cavalli maschi e femmine indigeni di 3 anni, la seconda prova, un Gruppo2 da 66mila euro, è riservata alla sole femmine nate nel 2019. La figura di Carlo Marangoni è centrale, visto che è stato uno dei protagonisti del cambio di marcia dell’ippica a Torino: dall’ippodromo di Mirafiori a quello ex novo di Vinovo inaugurato ai primi di settembredel1961, e il suo grande amore per i cavalli e il trotto fu davvero unico. Lo stesso Gran Premio a lui dedicato, con la prima edizione nel 1965, è accoppiato al Trofeo alla memoria di Fabio Jegher, giornalista, scrittore, produttore cinematografico nato nel 1912, e inventore di quello che poi fu il Totocalcio e il Totip. La sua grande passione per il trotto, così come per i fratelli, lo vide alla guida della Scuderia di Corse Triestina, con la quale ricoprì anche il ruolo di presidente dagli inizi degli anni Settanta fino ai primi dell’Ottanta.
L’analisi delle due prove del Marangoni
–Il Marangoni Filly sui 1650 metri, quarta corsa del programma, si preannuncia sulla carta come una sfida fra un soggetto come Due Italia che cercherà di andare al comando e, Delcious Gar all’arrembaggio. L’allieva del duo Baroncini-Farolfi, Due Italia, ha ottenuto due vittorie a Modena e Torino, partenza velocissima per assumere il comando gestione dei parziali e stacco netto ed imperioso nel finale. All’ultima, nel Campionato Femminile si è dovuta accontentare del sesto posto, risultato che non le rende merito, considerando che seconda in corda è rimasta intrappolata nella scia della leader, subendone il calo non riuscendo mai ad esprimersi. L’occasione per il riscatto sembra perfetta visto il numero e la concorrenza più volte battuta.
Delicius Gar ha vinto sette delle dieci corse disputate, e dopo aver battuto in alcune occasione proprio Due Italia, a Torino si è scontrata con i progressi di quest’ultima, subendola chiaramente. Il Campionato Femminile avrebbe dovuto rappresentare la prova del nove tra le due ma come anticipato l’una è rimasta vittima della tattica mentre Delicious non parsa la cavalla di luglio quando a Napoli seppe vincere aria in faccia alla media di 1.11.6. La femmina di Ale Gocciadoro dovrà agire in percussione ma ha dalla sua i mezzi per riuscire nell’impresa.
Diletta Axe e Dorothy Bar si dividono la terza nomination. Diletta Axe, dopo un inizio carriera spumeggiante restando imbattuta in quattro occasioni compreso il Gruppo 1 riservato alle femmine dello scorso dicembre a Napoli, ha faticato a ritrovare la miglior verve, ma non stupirebbe vederla tra i primi. La portacolori della Evam pur avviandosi dalla seconda fila, vanta un eccellente costanza, avendo centrato innumerevoli piazzamenti nel circuito classico con la sola eccezione del Nazionale. L’allungo finale unito alla forma le apre nuovamente le porte del podio. Divina Trio si è messa in risalto vincendo in Svizzera e, arroccata in corda, punta al classico piazzamento di posizione.
–Parlando di una corsa di Gruppo 1 come il GP Marangoni 2250 metri, sesta prova della giornata, sarebbe riduttivo affrontarla in chiave preparazione Derby visto che già di suo rappresenta un ambito punto di arrivo, infatti tutti coloro che si trovano ai vertici delle varie classifiche della generazione 2019, eccezion fatta per colei che lo è per somme vinte, ovvero Dea Grif, saranno al via.
Lo scontato punto di riferimento è Dimitri Ferm. Il portacolori della Dream Ferm di cui fanno parte oltre un ristretto gruppo di amici, torna a giocare in casa, pista su cui curiosamente ha disputato solo due corse senza riuscire a vincere, avendo costruito la sua gloria siglando Giovanardi a Modena e Nazionale a Torino, vittorie ottenute alla maniera forte senza che Andrea Farolfi in cabina di regia lasciasse scampo ai rivali. Il numero al centro della fila è invitante e pur non correndo dallo scorso giugno, come del resto anticipato e ribadito dal suo creatore Mauro Baroncini, la sua candidatura non può essere in discussione.
Denzel Treb, dal canto suo non ha nulla da invidiare né rimproverarsi, avendo chiuso la stagione dei due anni imbattuto in sette uscite con annesse le due prove di Gruppo 1 a disposizione. Il lungo stop di oltre cinque mesi e le prime due uscite ne hanno minato la credibilità ma il più recente podio ottenuto ad Albenga ribadisce che oggi e successivamente a Roma tutti dovranno comunque fare i conti con lui. Danger Bi e Dubhe Prav sono stati i valletti di Dimitri rispettivamente a Modena e Torino. L’allievo di casa Biasuzzi, ha corso poco in carriera vincendo solo una corsa, ma ha fin da subito ha mostrato di avere mezzi e parziale, doti con cui ha ottenuto due piazze d’onore in Gruppo 1 ed altrettanti secondi nel circuito classico l’ultimo dei quali ad Albenga. Il numero finalmente gli garantisce la corda, premessa con cui vale il podio.
Dubhe portacolori di casa Rocca, dopo un’escalation di risultati, passando dal successo di Parigi, al citato piazzamento di Torino, ha prima sbagliato nel Città di Napoli, per poi provare a correre al comando nel GP di Albenga, mollando la presa ai 100 finali. La rapidità al via unita al numero ne fanno comunque un piazzato di ferro con licenza di…vincere.
Scorrendo l’elenco dei partenti troviamo Doyourbest, ennesima creazione di Marco Smorgon, che dopo averla venduta ed una breve parentesi oltre confine, ha riaccolto la femmina con l’occhio rivolto al Derby che se centrato rappresenterebbe per il trainer oltre al bis la consacrazione fenomenale di colui che probabilmente vanta il record come presenze alle finali del Derby. Dundee As oltre ad essere la pedina di Ale Gocciadoro, i cui effettivi stanno tornando “cattivi”, offre la sensazione di essere in costante fase di crescita e maturazione come indica il netto risalto ottenuto correndo aria in faccia nell’ultimo gruppo 1 disputatosi a Napoli. Chiude la prima fila Deus Zack. Il portacolori della No.Ma.Farm troverà schema complesso e strada in salita ma le vittorie di Vincennes ed Enghien che lo rendono il più ricco al via dimostrano il suo livello. Denver Giò mette sul piatto della bilancia un paio di vittorie in Gruppo 3 e altrettanti piazzamenti classici ma l’ultimo numero lo colloca tra le semplici alternative. Attenzione a sottovalutare Diamond Truppo fino ad ora sfortunato con numeri e svolgimenti nei vari Gran Premi, ma capace comunque di chiudere più volte a stretto contatto dei migliori. Diabolik Nap entrato nellascuderia di Holger Ehlert cercherà di capitalizzare il numero in corda per filtrare e restare a tiro dei primi dall’inizio alla fine. Obiettivo che si augura di realizzare anche il veloce Dakovo Mail, già piazzatosi in più occasioni nelle corse del circuito classico. Completa il campo la passista Diva del Ronco il cui compito alla carta appare impegnativo.