Bologna, 7 gennaio 2019 – Cielo terso ed un tiepido sole hanno incorniciato una domenica di festa per Bologna ed il trotto nazionale, con il Gran Premio della Vittoria in cima al cartellone felsineo ed un piacevole corollario a rendere davvero memorabile la Befana all’Arcoveggio. Giornali e siti ippici attendevano l’esito del Vittoria 2019 per annunciare un partecipante dai natali tricolori al prossimo Prix D’Amerique nel campione Urlo dei Venti, il vincitore del Continentale 2017, Lotteria e Turilli 2018 rivestiva infatti il ruolo di netto favorito della sfida sui tre giri di pista ad una quota inferiore alla pari al betting nazionale, sgambando alla perfezione preceduto da dichiarazione all’insegna della massima fiducia da parte del team manager Simonelli e di Antonio Greppi, braccio armato per conto del trainer Casillo.
Alla prova dei fatti tutto sembrava confermare il pronostico della vigilia, con qualche soggetto in errore allo stacco, tra cui Ua Huka, Satanasso Fi e Tantalio, con Talisker Horse passata al comando, ma subito accondiscendente nei confronti del favorito, scattato dalle retrovie dopo un giro di gara; poi, pressing di Totoo Del Ronco e mossa al largo di Vanesia Ek, che a seicento metri dal palo portava un severo pressing al leader dando l’impressione di poterlo sopravanzare, ma sbagliando rovinosamente all’ingresso della piegata finale. Il battistrada tentava di sfuggire in dirittura ma a cento metri dal palo o poco meno, al suo interno si profilava la fresca Talisker Horse, che in breve passava e, pur soffrendo per il finish di Stella di Azzurra, si aggiudicava al record di 1.14.9 la maratona felsinea, mentre uno stanco Urlo perdeva anche il terzo posto dalla grintosa Virginia Grif. Gioia incontenibile al tondino della premiazione per i proprietari della giunonica Talisker Horse, la famiglia ferrarese Bruni e i due artefici sportivi del successo, Alessandro Raspante al training e il talentuoso Roberto Vecchione nei panni dell’ispirato interprete.
Campo scarno ma qualità elevata nel prologo pomeridiano, con i tre anni alle prese sulla selettiva distanza del miglio ed il betting diviso tra Azdora e Artemide Zack e alla prova dei fatti, Azdora e Antonio Di Nardo a segno in 1.16.0 ma pericolosamente avvicinati da Acacia Jet e Gubellini, mentre Artemide, stanca dopo percorso all’avanguardia, ha conquistato la terza piazza.
Quattro anni in rosa alla seconda corsa, miglio che non ha deluso le aspettative con Zarina Bi e Mauro Biasuzzi autori di uno stop and go vittorioso non senza patemi nel tratto conclusivo, allorchè la coppia in rosso verde si è salvata in 1.15.8 dal minaccioso finish degli estremi outsider Zola Budd e Luca Lovera, mentre Zaza Bond ha chiuso al terzo posto per una ricca quota trio poco sotto ai 3200 metri, poi, alla terza, gentleman e puledri di tre anni con Aerobic Bi e Asia Ll alle prese durante i due giri di pista e all’epilogo, scatto di Aerobic, comprensibile calo di Asia e beffa finale da parte di Afrodite Ors e Rebecca Dami che in un modesto 1.19.0 si sono imposte sui corregionali, mentre la coppia favorita, quella formata da Aldebaran e Stefano Baldi, è salita non senza recriminazioni sul terzo gradino del podio.
Spettacolare sfida sul miglio alla quarta corsa, con i “classici “ Superbo Capar e Pantera del Pino prime scelte del tot ma per il primo impossibile percorso esterno e per la seconda due giri nella scia dell’avversario che tentava di scardinare le resistenze di un ritrovato Ursus caf , vincitore in 1.12.3 davanti alla stessa, stoica Pantera, mentre Toscarella ha conquistato un meritato terzo posto, poi, alla quinta, miglio abbinato alla tris nazionale, match in partenza tra Tina Trio e Solimano e vittoria della femmina di Marco Stefani, grande favorita a 3/10, che in 1.15.3 ha salvato il successo sull’accorrente Sognatore Adri e sullo stesso Solimano. Ancor anziani nel preludio al Gp e altro match nelle fasi iniziali tra il favorito Uramaki Lux e la ritrovata Star Grif Italia, la quale ha respinto l’avversario guidando senza economie tattiche perdendo poi di due lunghezza dallo stesso tornato vittoriosamente in open stretch alla siderale media di 1.13.6, mentre Sing Hallelujah è giunto terzo dopo aver pedinato al largo la coppia di testa. Dopo i festeggiamenti per un Vittoria dall’esito inaspettato, show vittorioso per il sontuoso Zirconium, soggetto dalla regale genealogia che in 1.14.4 da disposto del trascurato Zalshan As di poco sul secondo gradino del podio nei confronti dell’attesa Zarrazza Italia.
Alla nona, Premio www.cavallomagazine.it, Tqq con sedici contendenti divisi in tre nastri, arrivo al cardiopalma tra sei cavalli in una fazzoletto a sancire la vittoria dell’appostato Roger Op e di Pietro Gubellini in 1.17.2 nei confronti del penalizzato Ubi Jet, mentre per il terzo posto un millimetrico distacco ha diviso Trinity Blood da Top Gun America, quinto uno stanco ma encomiabile Oscar Benal che aveva condotto sin nei pressi del palo. Quote di tutto rispetto e dopo un sabato nazional popolare, tris a 745, quartè a 2568 e quintè rimandata ai primi giorni della settimana entrante.
E arrivederci a febbraio all’Arcoveggio !
Comunicato Stampa Ufficio Stampa HippoGroup, a cura di Savina Sabbatini