Da tempo l’ippica sta subendo una fase discendente che neppure l’avvento di un fenomeno come Varenne ha potuto frenare. Secondo molti si è superato il “punto di non ritorno”, noi preferiamo credere in una rinascita che parta magari proprio dagli amatori che investono tempo e risorse, una nuova linfa per l’ippica. Per capire meglio il mondo dei “puri” ci siamo rivolti al neo campione italiano dei gentlemen di trotto: Matteo Zaccherini. Atletico, carismatico e con una travolgente carica di energia ha dominato ben sei stagioni vincendo il “frustino” come maggior numero di vittorie ed ora il titolo tricolore.
Ma come fa ad avere ancora così tanta fame di vittoria? Ci risponde: “Come si dice…l’appetito vien mangiando! Ho iniziato già ponendomi come obbiettivo il campionato italiano, il prossimo step sarà arrivare all’ottavo ‘frustino’ per battere l’attuale record di sette (Nogara)”. Abbiamo chiesto che ne pensa della nuova suddivisione nella categoria “Si sta facendo in modo che i neo gentlemen, almeno per un periodo, abbiano la possibilità di confrontarsi tra neofiti, che abbiano meno di 40 vittorie.Quando presi io la licenza, quindici anni fa, erano 48 i mesi in cui potevi guidare solo cavalli di proprietà, ora la restrizione dura solo un anno, si sta studiando la formula migliore per consentire ai nuovi gentlemen di fare esperienza, divertirsi e ridurre le situazioni potenzialmente pericolose”.
Allargare la base di appassionati, pronti ad investire su allenatori e scuderie può dar respiro alla nostra ippica? Replica Zaccherini: “L’ippica non sarà di sicuro salvata dalla nostra categoria, allo stato attuale gli amatori sono i proprietari di un 20% dei cavalli in corsa in Italia e nella situazione in cui si trovano le corse…questo non basta. Quindi i gentlemen non salveranno l’ippica, ma noi siamo, secondo me, una bombola di ossigeno per molti allenatori che lavorano con cavalli di categoria medio bassa. Portiamo passione ma paghiamo anche pensioni a trainer che avrebbero magari solo pochi proprietari di cavalli di categorie diverse. Non saremo i salvatori dell’ippica ma una bella boa…sì!” Ci auguriamo che l’ottimismo e le idee chiare di Matteo Zaccherini possano ispirare il rilancio e la rinascita di questo settore in crisi.