Bologna, domenica 28 gennaio 2024 – Grande domenica di trotto a Vincennes, il binomio Idao de Tillard- Clèment Duvaldestin è stato festeggiato dal pubblico con una incredibile standing ovation, per questo grande evento all’ippodromo di Parigi erano presenti oltre 60mila spettatori! La corsa faro del trotto mondiale ha avuto in Idao de Tillard il giusto vincitore ed è avvenuta la consacrazione tanto attesa. Il fenomeno d’oltralpe nei 12 mesi ha ottenuto 11 successi (5 di Gruppo1) su 14 uscite, fantastico. Idao de Tillard è un autentico crack, oggi ha ottenuto la 28esima vittoria della sua carriera, ovviamente la più bella di tutte.
Il portacolori di Cyril Sevestre, favorito della corsa dato 2,6 a 1, ha dominato producendo una folgorante accelerazione all’ingresso del rettilineo finale, ciò gli ha permesso di contrastare l’incisivo ritorno dell’outsider Hokkaido Jiel, la sua quota era di 97 contro 1, che ha preceduto la svedese Joviality offerta a 16 a 1. Tempo del vincitore: 1’11’6. Solo settima la nostra Ampia Mede Sm, prima alternativa al betting dopo Idao, ha avuto uno schema di corsa sfavorevole sempre all’esterno e alla lunga lo ha pagato. L’altro indigeno, Vivid Wise As, imbottigliato nel traffico non ha mai avuto la possibilità di esprimere le sue qualità, finisce nono.
Apoteosi del Team Duvaldestin, Idao è stato forgiato da Thierry Duvaldestin che lo allena sin dall’esordio, il trainer non ha mai avuto nessun dubbio nell’affidare al figlio Clèment il formidabile cavallo. Clèment, 26 anni, è il più giovane driver ad aver vinto la corsa più importante del mondo. Duvaldestin jr è sì figlio d’arte ma anche precocissimo talento, la prima vittoria risale al 28 settembre 2014 sulla pista d’Orleans, aveva 16 anni!
A caldo nell’immediato dopo corsa, Thierry Duvaldestin ha dichiarato a Equidia: “Ho avuto paura oggi. Dovete sapere che abbiamo avuto uno o due intoppi negli ultimi giorni, problemi dovuti alla tosse. Ho detto a Clément – abbi fiducia nel tuo cavallo; corri per lui e mantieni la tua riserva di velocità il più a lungo possibile. Questo è quello che ha fatto -. Sono così felice, vincere un Prix d’Amérique con un cavallo che ho notato, comprato, domato e con mio figlio in sulky: non riesco ancora a rendermene conto”.