Bologna, 23 maggio 2022 – Giornata memorabile a Roma, dieci corse una più avvincente dell’altra, il clou rappresentato dal Derby vedeva opposti il germanico Ardakan e il nostro Tempesti, i due hanno dato vita a un incredibile duello che ha tenuto col fiato sospeso tutto il pubblico sino all’ultimo metro. Ardakan, con in sella Clement Lecoeuvre, vince di una incollatura su Tempesti, montato da Silvano Mulas, che nel momento in cui aveva cominciato la sua progressione superando tutti ha dato l’impressione di poter vincere. L’azione dell’indigeno è stata accolta dal boato del pubblico come nelle più tradizionali sfide a tutto tondo tra Italia – Germania.
La sconfitta del portacolori della Dormello Olgiata, la prestigiosa scuderia di Ribot e Nearco ha vinto il suo ultimo Derby nel 1981, ha lasciato un po’ tutti con l’amaro in bocca seppur battuto da un grande avversario. Il dopo corsa ha aperto un dibattito che potrebbe protrarsi nel tempo, si potrebbe recriminare per il pertugio lasciato da Mulas allo steccato, corridoio nel quale si è poi infilato Lecoeuvre per vincere sul palo. Un altro spunto di riflessione sorge sulla questione dell’opportunità di partire così in anticipo nella risalita del gruppo da parte di Tempesti. Diversi interrogativi che rimarranno ovviamente senza controprova. Qui l’ordine di arrivo e il filmato della corsa
Nell’atro Gruppo2 del Deby Day, il Premio Presidente della Repubblica, bellissima affermazione di Cantocorale con in sella Antonio Fresu, autore di un triplo in giornata. Il cavallo allenato da Bruno Grizzetti ha vinto molto bene su Flag’s Up e Frozen Juke. Male il favorito Only tre Brave finito ultimo e il contro favorito Rubaiyat finito penultimo. Rubaiyat, come il vincitore del Derby, difendeva i colori della tedesca Darius Rcing.
Nelle altre due corse di maggior rilievo, il Carlo D’Alessio e il Tudini hanno visto le affermazioni di Azteco con Dario Vargiu e Agiato con Fresu. Nel Domenico e Sergio Arnaldi, prestigiosa corsa riservata agli amatori, ha vinto Time Out montato da Alberto Carrassi Del Villar.