Cornaredo (MI), 8 gennaio 2017 – Più di 850 successi nazionali e internazionali, una passione profonda, dedizione e determinazione di ferro. Può essere questo il modo, seppur riduttivo, di ricordare Daniele Porcu il giovane fantino romano che è venuto a mancare giovedì 4 gennaio a causa di una crisi cardiorespiratoria. Nonostante la tenacia, la forza, l’ottimismo e le cure ricevute durante il ricovero al San Raffaele di Milano, Daniele non è riuscito a vincere la sua corsa più difficile, quella contro il tumore.
Una carriera ricca e lunga nonostante i soli 34 anni di Daniele che ha iniziato il suo lavoro da fantino a soli sedici anni.
Dopo Capannelle il nord Italia poi, a causa della crisi del settore ippico italiano, Daniele si è trasferito in Germania nel 2009 dove ha avuto la possibilità di lavorare con grandi allenatori, scuderie e cavalli.
Il 27 novembre scorso la sua ultima apparizione in pista, a Tokyo dove ha disputato in sella a Iquitos la Japan Cup, l’ultima corsa prima di farsi ricoverare per ricevere cure sperimentali che avrebbero dovuto rallentare la terribile malattia.
Dopo il minuto di silenzio a lui dedicato durante la riunione di sabato 6 gennaio all’ippodromo Snai La Maura di Milano e la corsa gentlemen con il lutto al braccio, oggi alle 9,30 nella parrocchia SS. Giacomo e Filippo a Cornaredo, la cittadina dove Daniele abitava con la moglie Selene quando rientrava dalla Germania, si sono tenuti i funerali per l’ultimo saluto a un grande campione del galoppo italiano.