Roma, 6 febbraio 2019 – Apertura tra operatori ippici e Mipaaft. A seguito dell’impegno dimostrato dal Mipaaft e alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Centinaio gli addetti ai lavori della filiera sono disposti a lasciare un’apertura di credito fino a fine aprile.
«La macchina dello Stato è troppo lenta e i controlli infiniti. Stiamo cercando di capire come accelerare i pagamenti perché non posso pensare che chi ha diritto di essere pagato venga pagato dopo otto mesi. Questo è impensabile e anche vergognoso». Questa la dichiarazione rilasciata ai giornalisti dal ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. «In questo momento il punto di debolezza del sistema è una macchina dello Stato e burocratica troppo lenta, i controlli sono infiniti. Siamo partiti con la ristrutturazione per quanto riguarda tutto il sistema delle corse, dei premi e quindi abbiamo eliminato il decreto che c’era precedentemente e ne abbiamo fatto uno nostro. Sono talmente convinto della mia mission sull’ippica che ho tenuto la delega per me» (ANSA)
Ieri, a seguito di queste dichiarazioni e all’impegno dimostrato gli operatori ippici campani riuniti all’ippodromo di Agnano hanno sottoscritto il seguente comunicato:
In data odierna gli operatori ippici campani riuniti presso la direzione dell’ippodromo di Agnano alla presenza degli Amministratori, preso atto del contenuto della comunicazione presente sul sito del Ministero, dei chiarimenti e delle dichiarazioni televisive del Dr. Di Genova, verificata la disponibilità di Marco Trentini direttore di Trotto e Turf di dare spazio alle comunicazioni inerenti lo stato dei pagamenti fino alle date promesse, nel rispetto dei termini comunicati, preso atto dell’impegno del Ministro Centinaio, dei suoi stretti collaboratori e della struttura del Mipaaft nel perseguire l’annoso risanamento delle criticità del settore ippico, con senso di responsabilità e per consentire la ripresa delle attività in Campania, al fine di non inasprire ulteriormente la conflittualità del settore, revocano con effetto immediato l’astensione dalla dichiarazione dei partenti, mantenendo lo stato di agitazione sino a che non saranno erogate le spettanze pregresse nel rispetto dei termini comunicati.