Roma, 2 febbraio 2018 – Sta facendo discutere, come era prevedibile, il Decreto ministeriale di classificazione degli ippodromi italiani emanato ieri dal Mipaaf.
Un provvedimento che era già stato annunciato per il 2017 ma che poi era stato rinviato di un anno per dar modo alle diverse realtà delle società di corse di allinearsi ai vari parametri richiesti ai fini della classificazione.
In pratica il Decreto divide in quattro fasce gli ippodromi italiani: la fascia di eccellenza, definita strategica, poi quella istituzionale, quella commerciale e, infine, la promozionale.
A ciascuna fascia andranno poi attribuite le sovvenzioni previste dal rapporto tra Ministero e ippodromi in misura decrescente, così in misura decrescente sarà il numero delle giornate di corse assegnate.
Importante segnalare che ci sono undici ippodromi che risultano attualmente fuori ruolo cioè non hanno una collocazione e che sarebbero, di fatto, decaduti. A questi toccherà il compito di presentare un progetto di bilancio e saranno inseriti in una fascia, per un anno, con un’attribuzione del 75% delle spettanze e delle giornate previste per poter dar luogo alla loro attività, un’occasione per allinearsi ai parametri richiesti. Al contrario, se durante quest’anno tali società non riusciranno a rientrare in nessuna fascia dovranno inevitabilmente cessare in maniera definitiva la loro attività.