Bologna, 30 novembre 2017 – Confermata dalla corte d’appello norvegese, anche se parzialmente ridotta da 15 a 10 anni e 500mila corone di multa, la squalifica per l’allenatore di trotto Fabrice Souloy i cui cavalli erano stati trovati positivi al cobalto lo scorso anno in alcun controlli in Norvegia, Svezia e Francia.
Fallita dunque la linea difensiva del trainer che puntava ad addossare ad altri le responsabilità del doping. Ora si attende il giudizio dell’Unione europea del trotto (la Uet) che dovrebbe estendere la sanzione a tutti gli altri stati membri.
Intanto dalle autorità del trotto svedesi è stato dichiarato persona non gradita in Svezia Philippe Billard parente e collaboratore di Souloy che aveva assunto il training degli effettivi di scuderia. Da segnalare che attualmente nelle scuderie di Grosbois (alle porte di Parigi) dove opera Souloy sono in allenamento diversi cavalli italiani.