Roma, 3 luglio 2019 – Dopo la decisione del Mipaaft di spostare il Derby di trotto da Roma a Napoli, in seguito a un bando di gara cui hanno partecipato diversi ippodromi, non sono mancate le critiche mosse da alcuni operatori del settore.
In particolare, ha riscosso grande attenzione mediatica la dichiarazione di Zibì Boniek, ex calciatore di Roma e Juventus da anni proprietario di una scuderia di trotto e gentleman driver, durante il Gran Premio Tino Triossi a Capannelle: «Per me è una decisione sbagliatissima. La storia dei gran premi più importanti del trotto nazionale è piena di appuntamenti consolidati: il Lotteria a Napoli, l’Orsi Mangelli a Milano, il Costa Azzurra a Torino e appunto il Derby a Roma. Se per questioni che a me sembrano politiche, cominciamo a cambiare anche queste cose, è la fine. Capannelle è un impianto bellissimo, ma ci è stato detto che la finale del Derby non si può correre a Roma perché manca l’impianto di illuminazione per il trotto. Eppure, questo appuntamento si terrà a settembre e inizierà alle ore 17, quando sia a Roma che a Napoli sarà ancora pieno giorno. La verità è che il Derby è stato strappato a Capannelle e non riesco a capirne il motivo. Mi auguro che qualcuno ci ripensi, spero in un ricorso al Tar perché le poche certezze che abbiamo nel nostro mondo andrebbero salvaguardate. L’ippica è un’azienda che fatturava 3 miliardi di euro, adesso è in calo ma proprio per questo deve essere gestita da professionisti del settore, non da politici. Adesso sento che il ministro Centinaio che dichiara di voler cambiare l’ippica, allora per prima cosa si imponga per evitare questo scippo: il Derby resti a Roma, come il Lotteria a Napoli e tutto il resto, perchè se non si rispetta questo non ci sarà rispetto più per nulla».
Non ha tardato ad arrivare la risposta del Ministro Gian Marco Centinaio al disappunto del presidente della Federcalcio polacca: «Io il derby lo porto dove penso ci sia efficienza. Capannelle in questo anno, da quando sono ministro, ha vissuto momenti un po’ troppo convulsi e, di conseguenza, voglio far sì che questo evento sia realizzato in una struttura e in un ambiente un poco più sereno rispetto a Roma».
Il Ministro inoltre con questa mossa ha anche chiarito la sua posizione in merito alla questione di una sua ipotetica preferenza negli impianti del nord: «Si guarda al sud e questa è una risposta a tutti quelli che, in questi mesi, dicevano che ero un ministro che guardava alle regioni del nord. Abbiamo fatto un’analisi coi miei collaboratori e risulta che ho fatto più provvedimenti a favore del sud che rispetto a tutto il resto d’Italia».