Roma, 1 agosto 2019 – A seguito della pubblicazione del “Libro Verde” dell’ippica sul sito del Mipaaft e dei suoi contenuti non condivisi cinque dei sette componenti della Task Force istituita dal Ministero stesso per il rilancio dell’ippica si sono dimessi. Un’azione che ha lasciato perplessi molti addetti del settore e che ha generato dubbi nei confronti della linea di lavoro portata avanti dal Ministro Gian Marco Centinaio che ha prontamente rilasciato una dichiarazione sull’accaduto ribadendo la sua volontà di rilanciare il settore in un’ottica moderna che non vuole lasciare spazio a visioni obsolete che si sono dimostrate già inefficiente quando applicate al settore ippico.
“Leggo in questi giorni molti commenti in merito alla tanto discussa riforma dell’ippica, che secondo alcuni starebbe “incrinandosi” per via delle reticenze dei dimissionari della task force istituita in Ministero dal sottoscritto. Ci tengo a rassicurare quanti hanno proficuamente contribuito ai risultati che stiamo portando a casa, non ultimo la pubblicazione del Libro Verde accolto con grande entusiasmo ed apprezzamenti dal mondo dell’ippica e dalle associazioni di filiera, segno che stiamo lavorando bene e che, con impegno e nonostante le difficoltà, la direzione intrapresa è quella giusta. Mi limito a fare presente che tutto quanto è stato fatto è stato condiviso preliminarmente con chi di dovere, nella fattispecie appunto i componenti del Comitato Tecnico per il Settore Ippico. Come da comunicazioni da me firmate e agli atti, a costoro è andato il mio ringraziamento per i documenti presentati perché qualsiasi contributo effettivamente propositivo avrebbe rappresentato per me un valore aggiunto. Tuttavia, non trovandole in linea con l’indirizzo indicato, ho invitato i diretti interessati ad incanalare le proprie proposte all’interno del quadro tracciato dal percorso individuato nel report trasmesso dalla Coordinatrice, al fine di consentire a tutti i soggetti coinvolti di prender parte e sentirsi parte, fattivamente, nella realizzazione degli obiettivi prefissati. Il mio invito era a mostrare spirito collaborativo e partecipativo, per dare vita a soluzioni effettivamente realizzabili, soluzioni che guardassero però a un’ippica “2.0” e non proponendo provvedimenti che avrebbero ricondotto al passato, come volevano alcuni. Invito disatteso o evidentemente non gradito alla luce delle immotivate dimissioni che ho potuto leggere solo dai media e mai ricevute. Spiace constatare che l’atteggiamento e le posizioni pregiudiziali, dettate da risentimenti pretestuosi e a mio avviso del tutto incomprensibili, abbiano prevalso sulla possibilità di lavorare congiuntamente nell’unico intento comune di rinnovare, rilanciare e valorizzare il mondo dell’ippica e delle corse. Per quel che ci riguarda, il percorso avviato non si fermerà qui e di certo non a causa di polemiche sterili e del tutto controproducenti”.