Roma, 19 dicembre 2018 – “La Hippogroup Roma Capannelle s.r.l., vista la posizione formalmente assunta dall’Amministrazione di Roma Capitale in merito al canone di concessione, quantificato retroattivamente in oltre due milioni e mezzo di euro annui, e alla durata del rapporto concessorio del comprensorio dell’ippodromo Capannelle, ha informato la stessa dell’insorta insussistenza delle proprie condizioni di continuità aziendale.
Continuità già fortemente compromessa dalla grave incertezza in cui versa l’intero settore nonché dalle scelte del Mipaaft che in più ambiti hanno penalizzato Roma durante il 2018, spogliata di Gran Premi storici, esclusa a più riprese dai calendari, penalizzata nelle sovvenzioni del trotto.
Conseguentemente HippoGroup Roma Capannelle Srl non avvierà l’attività di corse del 2019.
Attrezzature, maestranze e know how specifico della società sono responsabilmente a disposizione dell’Amministrazione, qualora condivise le modalità e la stessa intenda, come pubblicamente manifestato, gestire direttamente la struttura.
Roma, 19 dicembre 2018
Hippogroup Roma Capannelle s.r.l. “
Con questo comunicato la gestione dell’ippodromo di Capannelle rende noto l’imminente stop delle attività che sembra essere, almeno per gennaio, definitivo.
Tutto deriva dalla discrepanza tra le comunicazioni ufficiali dell’amministrazione capitolina nei confronti della Hippogroup rispetto alle rassicurazioni, rimaste solamente ufficiose, date alla società di corse dall’assessore Daniele Frongia in merito al canone di affitto dell’impianto di Capannelle.
Il Comune, infatti, continua a chiedere un canone annuo di 2,3 milioni di euro per il 2017 e 2018, mentre l’assessore ha più volte dichiarato che il Campidoglio avrebbe accettato, fino all’uscita del nuovo bando di gestione, di mantenere il canone stipulato con la vecchia giunta pari a 66 mila euro l’anno.
Purtroppo nonostante le rassicuranti parole di Frongia, pec e raccomandate inviate dal Comune alla Hippogroup non sembrano confermare la tesi del punto d’incontro tra le due gestioni.
Per questo la Hippogroup Capannelle ha deciso, in assenza di una comunicazione chiara ed inequivocabile, di non figurare nel calendario di corse relativo al mese di gennaio 2019. Un canone di 2,3 milioni non è infatti sostenibile per la società di corse romana che prima di partire con nuovi contratti vuole chiarezza.
Tra l’altro uno degli scenari possibili apertosi dopo la scomparsa del Presidente Tomaso Grassi prevederebbe l’ingresso nella compagine azionaria di nuovi soci circostanza però che sarebbe resa oltremodo complessa dalla situazione attuale.
Ancora una volta entrambe le parti si sono dichiarate disposte a trovare un punto d’incontro per stipulare una nuova cifra consona ad entrambe le parti.
Uscire allo scoperto diventa ora più che mai qualcosa di assolutamente urgente e necessario perché il rischio ancora una volta è la perdita dell’ippica romana in vista della nuova stagione ricca di importanti impegni per il galoppo. Per quanto riguarda il trotto romano si tratta di una nuova pugnalata dopo i 15 mesi di stop, vissuti ai tempi della chiusura di Tor Di Valle da gennaio 2013 ad aprile 2014.