Palermo, 14 dicembre 2017 – Fa discutere il provvedimento che ha colpito la IRES, la società che gestisce l’ippodromo di Palermo. La prefettura del capoluogo siciliano ha comunicato l’adozione di un provvedimento di informazione interdittiva alla società dovuta a presunte infiltrazioni mafiose nell’impianto palermitano. Di conseguenza il Mipaaf ha disposto l’immediata decadenza della convenzione per l’esercizio delle corse e quindi l’attività ippica nell’ippodromo della Favorita è stata bloccata.
La Ires ha annunciato di voler proporre ricorso al Tar, forte anche del fatto che erano stati proprio i suoi dirigenti nello scorso mese di marzo a denunciare la gravità della situazione e che alla ripresa avevano posto in essere tutte le misure restrittive concordate con Prefettura e Ministero, ma ci vorranno alcuni mesi prima che il nodo sia sciolto e quindi di fatto l’attività ippica palermitana rischia di rimanere paralizzata con grandi problemi per gli operatori “onesti” del settore.
Una via di uscita sarebbe quella dell’organizzazione da parte del Comune, proprietario dell’impianto, di un nuovo bando di gara per la gestione dello stesso da assegnare a un nuovo soggetto in luogo della decaduta Ires, ma anche qui i tempi sarebbero abbastanza lunghi senza contare che al momento risiedono nell’impianto alle pendici del Monte Pellegrino alcune centinaia di cavalli e che lo stesso necessita di opere di manutenzione ordinaria come smaltimento del letame etc…
Le associazioni dei proprietari e dei professionisti siciliani hanno chiesto il momentaneo spostamento all’ippodromo di Sircusa delle giornate di corse momentaneamente annullate. Toccherà a Mipaaf esprimersi in materia.