Roma, 30 gennaio 209 – Continuano le schermaglie tra Comune di Roma, Hippogroup Capannelle sulla questione della gestione dell’impianto Romano. Proprio per domani è previsto un faccia a faccia tra le due parti nel quale si dovrà cercare di trovare un accordo per l’ammontare del Canone d’affitto.
Accordo che però non sembra facile vista la battaglia dei comunicati in atto in queste ore.
“A seguito dell’ incontro pubblico di venerdì 25 gennaio, abbiamo accolto con favore la decisione di Roma Capitale di avviare formalmente un tavolo tecnico per la ricerca di una soluzione alla gravissima situazione in cui versa ormai da tempo l’ippodromo delle Capannelle, convocato per la giornata di giovedì prossimo. Il più volte annunciato annullamento in autotutela della richiesta di un canone di 2.475.761,28 annui, cifra assolutamente insostenibile per la situazione del settore, riferita agli anni 2017 e 2018, al momento non è ancora stato emanato e la comunicazione interna del 24 dicembre tra il capo del Dipartimento Sport e il direttore della Direzione Sport è solamente una comunicazione di avvio della procedura di annullamento e ricalcolo del canone di affitto. Pertanto i nostri legali hanno dovuto, cautelativamente, notificare l’atto di citazione contro dette richieste presso il Tribunale civile di Roma”.
Così Hippogroup nel comunicato emanato il 28 dicembre che prosegue: “Auspichiamo anche formale risposta alla nostra istanza dell’8 agosto scorso, formulata ai sensi dell’art. 22 del nuovo Regolamento per gli impianti sportivi, istanza che, ove accolta, risolverebbe l’attuale stallo e permetterebbe la normale continuazione dell’attività nelle more della pubblicazione del bando europeo. Purtroppo, la perdurante mancanza di certezze alimenta intense preoccupazioni e determina gravi rischi per la nostra azienda, posti gli obblighi civilistici e le conseguenti responsabilità degli organi sociali che non permettono il riavvio dell’attività di corse. Auspichiamo nel brevissimo lo sblocco della situazione a favore di tutte le categorie coinvolte e dell’Ente concedente”
Nella polemica si sono inseriti anche una buona fascia degli operatori del galoppo che hanno a loro volta emesso un comunicato nel quale esortano le parti a trovare una soluzione alla vertenza:
“Dopo innumerevoli richieste finalmente il Comune di Roma ci ha ascoltati e ha organizzato un tavolo per chiarire la propria posizione e quella di Hippogroup Capannelle. È apparso evidente a tutti i presenti che l’unica possibilità per la gestione dell’ippodromo sia lasciarlo in affidamento temporaneo a Hippogroup. Il nodo cruciale è quindi determinare il canone di affitto maturato dal 2017 a oggi e per questo periodo di affidamento fino al nuovo bando. A oggi a dispetto di quanto più volte dichiarato, il Comune non ha ancora notificato alla Hippogroup alcuna rinuncia ai 5 milioni di euro richiesti per i due anni appena trascorsi che se contabilizzati comporteranno il fallimento della società e l’impossibilità di riaprire l’ippodromo per molti mesi.Gli operatori del galoppo che rappresentano la maggioranza di coloro che consentono l’attività agonistica nell’ippodromo Romano chiedono a gran voce la determinazione di un canone di locazione che consenta la ripresa dell’attività agonistica presso l’ippodromo di Roma Capannelle. Domani verrà chiesta l’autorizzazione ad organizzare due presidii permanenti, uno in Piazza del Campidoglio e un altro presso l’Ippodromo di Roma Capannelle, presidii che rimarranno attivi fin quando il Comune di Roma non rideterminerà il congruo canone di locazione per consentire la ripresa delle attività.”
La risposta del comune di Roma non si è fatta attendere:
“Mantenere aperto l’impianto di Capannelle è da sempre una delle priorità mie e della nostra Amministrazione, mi preme ribadirlo per l’ennesima volta visto che sembra essere messo nuovamente indubbio. Stiamo dialogando da anni con Ministero, Hippogroup e con gli operatori del settore per far sì che le corse potessero prima proseguire e ora, dopo lo stop deciso dal concessionario, riprendere al più presto. Continueremo a interloquire con la società anche in questi giorni e, infatti, il prossimo incontro è previsto per giovedì 31 gennaio, durante il quale si discuterà del canone da versare nelle casse di Roma Capitale“.
Ha dichiarato l’assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini del Comune di Roma, Daniele Frongia, che sottolinea: “Il mondo dell’ippica romana è composto da migliaia di persone, il cui destino sta a cuore a tutta l’Amministrazione, di queste, però, una settantina ha firmato un appello che definirei davvero singolare e quanto meno molto lontano dalla realtà, del quale fatico a capire la logica. In questo comunicato, infatti, si è stravolto il senso del precedente incontro, durante il quale è stato più volte ribadito che è la Hippogroup a non voler far riprendere le corse e non di certo la nostra Amministrazione. Noi nel frattempo continueremo a lavorare per riaprire Capannelle, vi daremo un prossimo aggiornamento sulla situazione dopo il nuovo incontro con il concessionario dell’impianto, quindi giovedì. Per raddrizzare una questione complessa, compromessa nel corso degli ultimi 15 anni, occorre del tempo e non degli slogan”
Il clima quindi alla vigilia dell’incontro che dovrebbe essere decisivo appare quindi tutt’altro che disteso e la vertenza non è di facile soluzione.
Nel frattempo monta anche la protesta dei professionisti campani che lamentano la mancata ripresa del flusso del pagamento dei premi e quindi si sono astenuti lunedì scorso dal dare i partenti per la riunione in programma oggi ad Aversa e non hanno dato i partenti per le corse di venerdì a Napoli. Complice il maltempo che ha provocato l’annullamento della riunione di Varese, oggi non ci saranno corse in programma negli ippodromi italiani. Previste nel palinsesto solo corse straniere Marsiglia (trotto) Cagnes Sur Mer (trotto) per la Francia e Scottsville (Galoppo) Sudafrica.