Roma, 2 febbraio 2019 – “Roma Capitale e Hippogroup Roma Capannelle srl, in pieno spirito di collaborazione per risolvere le problematiche dell’ippodromo di Roma, hanno avviato il tavolo tecnico operativo finalizzato alla definizione del percorso che condurrà alla pubblicazione del bando di gara, nonché alla gestione del periodo transitorio. Sono state quindi definite le tempistiche dei lavori, per permettere la ripresa delle attività agonistiche nel minor tempo possibile. L’amministrazione e la società sono fiduciose di raggiungere gli obiettivi prefissati.”
Questa è la nota congiunta di Hippogroup Capannelle e Comune di Roma, il frutto dell’incontro di giovedì scorso. Un comunicato che lascia intendere che le due parti stanno lavorando a un accordo e che, comunque, l’intenzione di appianare le divergenze c’è.
Nonostante tutto, questa nota non vuol dire che la situazione sia risolta, non ancora.
Infatti, sono ancora molte le cose da definire per poter riprendere l’attività dell’ippodromo capitolino, elementi che verranno messi nero su bianco in un verbale che Hippogroup e Comune di Roma stanno preparando proprio in queste ore.
Entro martedì infatti la società di gestione dell’impianto di via Appia dovrà consegnare al Comune i suoi dati contabili che saranno utilizzati da Roma Capitale per stabilire la giusta “indennità di occupazione” che dovrà versare Capannelle per poter utilizzare l’impianto fino all’emanazione del nuovo bando, ancora non è noto il destino riservato all’ippodromo durante il tempo, presumibilmente lungo, di attuazione della gara.
Fin quando la giunta Capitolina non definirà il canone e la sua scadenza e Hippogroup non lo accetterà la situazione non può considerarsi risolta.
Questo nodo cruciale deve essere sciolto in tempi molto brevi, entro la prima metà di febbraio se si vogliono riprendere le attività per marzo e, per quanto il Campidoglio sembra aver compreso l’urgenza, la burocrazia in questi casi sicuramente non aiuta.
Già martedì la situazione dovrebbe essere più chiara.