Bologna, 10 giugno 2019 – Oslo parla ancora italiano! Per il terzo anno consecutivo un trottatore indigeno ha infatti tagliato per primo il traguardo dell’Oslo Grand Prix, tradizionale rivincita dell’Elitlopp. Dopo Il successo di Twister Bi nel 2017 e di Urlo dei Venti lo scorso anno, annullato a tavolino per un problema di doping causato dall’errato calcolo dei tempi di sospensione di un’infiltrazione, quest’anno è stata la volta di Vitruvio che ha letteralmente dominato sul doppio chilometro della pista di Bjerke, sobborgo alle porte della capitale norvegese con uno spunto secco posto in atto negli ultimi trecento metri di corsa che non ha lasciato scampo agli avversari anche perché la fase iniziale era stata piuttosto movimentata dopo che l’estremo outsider Slide So Easy si era opposto all’attacco dell’altro nostro portacolori, Ringostarr Treb, che ha finito con lo sbagliare proprio all’ingresso in dirittura di arrivo.
Per Vitruvio la soddisfazione del primo grande alloro continentale che giunge dopo la sfortunata prestazione nella finale del Lotteria di Agnano quando non aveva potuto difendere appieno le proprie chances a causa della foratura di una ruota avvenuta proprio in partenza.
Nel pomeriggio norvegese da registrare anche altre due vittorie: quella di Una Bella Gar (Mario Minopoli Jr) e quella di Zalie Gar (René Legati) quest’ultima aveva vinto anche 15 giorni addietro a Stoccolma nel giorno dell’Elitlopp.
Sabato a Parigi (Vincennes) grande vittoria anche per un altro esponente del nostro allevamento: Tony Gio, un figlio di varenne e Ilaria jet di proprietà della scuderia Bivans, il quale all’esordio sotto il training di Sebastian Guarato (lo stesso di Bold Eagle) ha battuto nel Prix Chambon (prova di gruppo 2) Aubrion du Gers, attualmente il più forte trottatore transalpino, stabilendo con una media di 1.11.7 al km il proprio record personale sulla distanza dei 2850 metri