La Corte dei Conti non ha ancora dato il benestare per l’erogazione, entro luglio, del 40% delle spettanze destinate, da contratto, agli ippodromi. Ciò si desume dal fatto che le fatture emesse dalle società appartenenti al Gruppo Ippodromi Associati, siano state “rifiutate” dagli organi di controllo per la mancata registrazione, che la Corte dei Conti deve fare, degli accordi presi fra Mipaaf e Società di Corse. Il Sottosegretario L’Abbate forse si è troppo esposto con le promesse durante l’incontro avvenuto pochi giorni prima del Derby di Galoppo. Confidando in ciò le società che gestiscono gli impianti hanno pagato gli stipendi ai dipendenti rimanendo però con le casse vuote. Se a breve non ci sarà una svolta radicale, le proteste potrebbero sfociare nella totale inattività degli ippici con le conseguenze disastrose che possiamo immaginare. Ci chiediamo come può risollevarsi un Paese che quotidianamente è ostaggio di una pachidermica burocrazia scollegata dalla realtà.