Bologna, giovedì 17 dicembre 2020 – MARIO RIVARA E IL VIAGGIO ATTRAVERSO 10 LUSTRI DI GRANDE TROTTO. Classe 44, piacentino di Fiorenzuola D’Arda, Mario Rivara è stato uno dei driver più vincenti della storia del trotto italiano, plastico in sediolo, grintoso, eccezionale improvvisatore e sagace trainer, si è avvicinato al variegato mondo del trotto entrando nella scuderia bolognese di Paolo Jemmi all’età di 16 anni, crescendo nel mito di Sergio Brighenti e mostrando, sin dalle prime uscite, grande talento. Sposato con Rita e papà di Francesca, Mario ha percorso ai più alti livelli la storia contemporanea del trotto italiano, cinquqnt’anni di successi, partnership prestigiose e accattivanti racconti di mille avventure agonistiche vissute assieme all’amico Edy Gubellini, ai fratelli Guzzinati, agli storici avversari per la leadership emiliano-romagnola, Giancarlo Baldi e Luciano Bechicchi e a tanti altri, l’estroso Vittorio Ballardini ed il taciturno Paolo Molari, con i quali ha diviso battaglie in pista, “marafoni” alla mensa dell’Arcoveggio ed una sana rivalità.
Per gli appassionati di ogni epoca Mario Rivara è l’uomo dei tanti campioni, delle giubbe del migliori proprietari del panorama nazionale, a Bologna così come a Padova, passando per Milano e scendendo a Roma e più giù, sino a Napoli, con le volate al comando di Rapid Effe, l’asfissiante pressing di Dorsten, l’opportunismo di Cortez Gar ed Herschel Walcher, l’inatteso Lotteria di Contingent Fee ed il Nastro Azzurro 1987 di Gitana D’Asolo, che si ascrisse il Derby da estrema outsider, tale da sfilare nel winner circle tra gli applausi di Francesca e Rita in assenza della famiglia Biasuzzi che colpevolmente ne trascurò l’avventura a Tor Di Valle. Errare è umano ma perseverare… infatti, il 29 giugno del 1988 la statuaria erede di Udet Hanover tornò in Via Del Mare sfoggiando il rossoverde dei Biasuzzi, e vincendo un Triossi ricco di campioni, ma ancora una volta fu la famiglia Rivara a fare incetta di premi, con un incredulo Paron Bepi lontano spettatore dal mare di Porto Santa Margherita.
L’emiliano Rivara ha spesso legato il suo nome alle vittorie di portacolori veneti in una singolare frequentazione che ci riporta indietro negli anni, all’americano giramondo Waymaker, per i trevigiani Cester, mobilieri opitergini, e addirittura a Patroclo, campione in pista in qualità di avversario del celebrato Sharif Di Jesolo, per poi assumere contorni più nitidi grazie alla consolidata collaborazione con i Biasuzzi, ai già citati Contingent Fee e Gitana D’Asolo sino a Vega Lb, allenata dal maestro Hakan Wallner ed in pista per i colori di Fabio, oltre alle altrettanto fortunate trasferte mattutine per andare a Boara Pisani, dal Dottor Aggio a forgiare Eclissi Lunare e Piccardo, oppure a Sant’Angelo di Piove di Sacco a creare un miler del livello di Rapid Effe ed indossare la giubba della famiglia Fraccari, croce di Lorena blu in campo verde. Nomi, viaggi, immagini, le numerose versioni dell’affaire Equileo, con Alain Delon più marsigliese che parigino nei modi, ma anche la lunga amicizia con i Piva, i Generali della Scuderia Cebora, l’affetto per Battista Congiu, ultimo partner di una avventura che Mario Rivara ha vissuto da primo della classe, con le Super senza filtro, il parmigiano e la tradizione culinaria di una regione generosa come l’Emilia.
MARIO RIVARA, ALLENATORE TECNOLOGICO ANTE LITTERAM – Un gustoso aneddoto riferito alla carriera di Rivara-allenatore: Erano i primissimi anni ’70 quando il cavallo Naucide, di proprietà della scuderia bolognese Cebora, venne affidato a Mario per capire come mai il cavallo non rendesse nonostante le sue grandi potenzialità. Per Naucide, Rivara s’inventò un’originale tecnica di training: per stimolarlo, registrò – mettendo sul sulky un registratore (di quelli “piccoli” di allora…) – le battute degli zoccoli durante una corsa e la sua voce che incitava il cavallo. Successivamente, in allenamento, faceva ascoltare a Naucide l’audio registrato attraverso delle cuffie/auricolari che gli venivano posizionate nelle orecchie. L’innovazione sortì effetti strabilianti e Naucide iniziò a vincere!
I protagonisti della Finale del Palio dei Proprietari 2020 – Trofeo Mario Rivara
URANY MATTO La cenerentola del gruppo nonostante forma al top e feeling con lo schema
ROGER OP Esperto specialista sarà il primo leader alla giravolta
SCANDALO FONT Ospite pugliese preceduto da voci assai lusinghiere
TRAVOLTA TREB Più che una sorpresa, rischierà il tutto per tutto all’uscita dai nastri
ULIASSI Brillante vincitore a Montegiorgio, si candida al podio
SPRITZ HOLZ In forma ma mal situato, comprimario
OSSIGENO BIGI Il decano del gruppo e sulla carta il migliore dello start
SOLISTA D’ESI Compito complesso dal secondo nastro, necessita di schema ad hoc
SENATOR ROC La forma è al top ma la risalita pare difficile
ZINFANDEL Seconda pedina dal “tavoliere”, sale in Emilia con notevoli aspettative in ottica podio
VICTORY WIND Il rappresentante campano si gioca una notevole chance, vanta condizione al top e guida di primordine
UNICA CAGEMAR Tra i più attesi, parziale ficcante, forma consolidata e classe cristallina, tra i favoriti
VANDALO GIO Vincitore classico,veloce con i nastri, coraggioso ed in grande spolvero, il favorito