Bologna, mercoledì 10 aprile 2024 – All’inizio di questa settimana (lunedì 8 aprile) nei pressi dell’ippodromo Le Bettole di Varese, le scuderie Olona di via Galdino rimangono senza corrente elettrica, per quale motivo? Il mancato pagamento delle bollette! Una barzelletta, che non fa ridere proprio nessuno, ma che lascia in grave disagio cavalli, allenatori e personale.
Ma cosa è successo? E soprattutto come è potuto succedere in una struttura legata ad un ippodromo noto per la sua affluenza di pubblico specialmente durante le serate estive, e quindi con i presupposti di una buona salute dal punto di vista economico?Eppure la SVICC (Società Varesina Incremento Corse Cavalli) che ha in gestione le utenze delle scuderie, per le quali erano già state segnalate carenze nella manutenzione primaria, pare non abbia provveduto al pagamento delle bollette. Ma è davvero così o sono i locatari ad essere responsabili delle utenze scoperte? La questione ruoterebbe intorno ad un contratto, stipulato da oltre due anni dopo una trattativa di mesi, che ora non soddisferebbe più la società per l’aumento dei costi.
La rappresentante degli allenatori delle scuderie di via Galdino, Valentina Oglialoro, ci ha risposto così: “Uscire da questa emergenza è la priorità! Non si può lasciare una struttura del genere con 200 cavalli e personale addetto senza corrente. In secondo luogo si deve tornare ad avere un rapporto civile tra ippodromo e affittuari, cosa complicata dal fatto che la pista è comunale e le scuderie sono private.”Alla domanda riguardo una possibile soluzione Valentina Oglialoro continua: “Un modo per uscire da questa diatriba ed evitare che si verifichi un caso analogo in altri ippodromi è il coinvolgimento di Ministero e Comune, le istituzioni se ne devono interessare ed intervenire, altrimenti nei conflitti tra privati ad avere la peggio saranno sempre i cavalli!” Lo scorso mese a Varese si è verificato un incidente mortale per uno dei cavalli in corsa a cui è seguito l’annullamento delle gare per impraticabilità della pista in sabbia, il cui uso è stato poi successivamente inibito. La chiusura dell’ippodromo di Varese sarebbe un colpo mortale per il galoppo in Italia, speriamo vivamente che si arrivi a breve ad una soluzione.