Newmarket, 19 settembre 2016 – Naso che cola, tosse e abbattimento generale: questi i sintomi dell’influenza che sta colpendo i cavalli del galoppo di Newmarket, il cuore pulsante dell‘ippica internazionale.
Niente di particolarmente pericoloso per i cavalli che guariscono tranquillamente con un opportuno periodo di riposo e le cure del caso: ma è devastante per il comparto delle corse, che hanno perso moltissimi dei protagonisti per il calendario 2016 che ne è risultato gravemente compromesso, con anni di minuziosa e maniacale programmazione di allenamenti, impegni e investimenti mandati all’aria come kleenex al vento.
Una epidemia de genere non si vedeva da almeno una trentina d’anni, dicono gli addetti ai lavori, e probabilmente è stata causata dalle temperature troppo miti dell’inverno scorso seguito poi da un aprile freddo e umido: i cavalli in inverno normalmente si costruiscono la loro immunità grazie ai piccoli raffreddori di stagione, che passano normalmente senza dare problemi nel periodo di riposo, condizione non verificatasi quest’anno proprio a causa del tempo buono.
Altro fattore determinante l’arrivo nelle scuderie di allenamento degli yearling, i puledri di un anno, provenienti dagli allevamenti di nascita: esattamente come i bambini che vanno per la prima volta all’asilo, sono incubatori perfetti per ogni tipo di raffreddore che trasmettono così allegramente a tutta la fami…ohps, pardon: a tutta la scuderia.
Qui l’articolo originale