Pisa, 1 febbraio 2021 – Pietro Alberto Brocca è tornato a casa, nella sua Sardegna.
Svolti i funerali ora non rimane che ricordare il giovane gentleman, con tutto l’affetto che merita.
E anche con la precisione che gli è dovuta: nel nostro precedente articolo avevamo scritto che il Pietro era alla sua prima corsa nella categoria amatori, ma ci siamo sbagliati.
Dopo la segnalazione di un nostro lettore su Facebook abbiamo chiesto precisazioni a un amico che lo conosceva: Erik Fumi.
Anche lui, Erik, ha avuto un brutto incidente in corsa più o meno alla stessa età di Pietro: ma l’esito è stato diverso.
“Pietro aveva debuttato nel 2017, il suo papà è un allenatore” ci spiega Erik, “è una famiglia a cui voglio bene. Pietro era un ragazzo gentile, sempre sorridente, con tanta passione per i cavalli e e corse. Sono stato a Pisa per abbracciare il suo papà, la sua mamma e la sorellina: non serve a niente dirlo, ma perché a lui on è andata come a me, che dopo l’incidente anche se sono rimasto così (qui la storia di Erik) ho recuperato e posso ancora montare a cavallo”.
Ma non ci sono perché in queste disgrazie, il destino a volte è davvero legato a un filo invisibile e incomprensibile.
“I sardi sono gente di cuore, sanno voler bene alle persone. Quando mi ero fatto male io hanno fatto una giornata di corse con beneficenza a Chilivani per darmi un aiuto nella ripresa e nelle cure, come l’Associazione Getlemen Riders d’Italia ha fatto con la sua famiglia nei giorni scorsi. Domenica io rientrerò in gara con l’Endurance a Massa Marittima, una regionale con la categoria debuttanti di 21 km, e ho detto alla mamma di Pietro che la dedicherò a suo figlio: sarà lì in sella con me, avrò lui e la mia mamma dal Cielo ad aiutarmi”.
Un modo in più per ricordare Pietro: che era un gentleman, un ragazzo pieno di passione che riusciva a colpire le persone che lo incontravano con il suo sorriso gentile, e l’amore che aveva per i cavalli.
Qui un articolo sui suoi funerali, da Sassari Oggi