Roma, 15 agosto 2018 – Un progetto ambizioso, importante e dal sapore internazionale. Si tratta dell’Università del cavallo, iniziativa che mira a consacrare gli storici impianti del Centro Equestre dei Pratoni del Vivaro a un vero e proprio polo della cultura equestre.
Didattica, teoria, pratica, corsi universitari e federali. Un tempio dedicato alla conoscenza del cavallo e a percorsi formativi finalizzati a creare nuovi professionisti del settore.
Non solo allevamento ed equitazione, il master di dieci mesi, in collaborazione con l’Università della Tuscia, finanziato dalla Fondazione Terzo Pilastro, è un programma di studi partito a giugno che formerà dieci giovani laureati a 360° con nozioni di sport equestri, gestione del cavallo, allevamento e ippica.
Infatti, soprattutto per quanto riguarda l’ultimo ambito, sono stati diversi gli operatori del comparto ippico ad essere stati coinvolti nell’attività, donando dieci puro sangue con cui svolgere l’attività didattica di cui quattro provenienti dalla scuderia Botti, gli allenatori più vincenti del galoppo italiano.
Un progetto ambizioso che, se portato avanti con le giuste risorse e la giusta professionalità, potrebbe rappresentare un grande punto di svolta per la cultura e la formazione equestre, soprattutto nel comparto dei giovani cavalli.
A settembre, nel centro coordinato dall’Accademia Nazionale Federico Caprilli, partirà anche un corso istruttori FISE, mentre nel 2019 è in programma l’istituzione di un corso di laurea triennale in Scienze Equestri presso l’ISEF.