Bologna, martedì 13 febbraio 2024 – Per molti giovani vedere una corsa di cavalli per la prima volta può trasformarsi in amore a prima vista, per altri può essere una tradizione di famiglia, ma in entrambi i casi cosa deve fare un giovane appassionato per arrivare ad essere un professionista nelle corse al trotto? La licenza di guidatore viene rilasciata agli allievi dopo il conseguimento di almeno 20 vittorie o 60 piazzamenti nelle corse a loro riservate. Ma per diventare allievi gli aspiranti devono superare un corso teorico-pratico e un anno di tirocinio presso un allenatore.
Il percorso è riservato a ragazzi dai 17 ai 25 anni che vivranno un periodo ricco di attese e sacrifici ma anche di adrenalina e soddisfazioni, come ci racconta il giovane allievo Andrea Ferrara. Romano, 24 anni, figlio di uno dei guidatori più amati ai tempi di Tor Di Valle: Mario Ferrara, con un fratello gentleman, inizia a 5 anni a salire in sulky ai pony, poi i mini-trotter e poi la passione che accomuna tutta la famiglia lo porta a scegliere la strada del professionismo.
Andrea Ferrara ci racconta con emozione questa sua avventura che lo ha portato ad allenarsi a Noceto dal più prestigioso dei trainer: Alessandro Gocciadoro. “Mi reputo fortunato” ci dice “ad avere sempre consigli che mi permettono di crescere e migliorare, dal mio trainer e anche da mio padre. All’inizio ero impulsivo e affrettavo i tempi in corsa, ora sto maturando la freddezza giusta che mi ha portato a vincere tre corse e piazzarmi in altre cinque” Diventare professionisti dunque richiede serietà, dedizione e ovviamente talento, ma anche umiltà, per rendere errori e delusioni un bagaglio di esperienza che esalterà il valore di una vittoria.