Nato il 15 dicembre 1970 a Milano, sulla soglia dei 50 anni, il nostro fantino monta con l’entusiasmo di un ventenne tenace e ambizioso allievo. L’assenza del pubblico non ha condizionato il Frankie Dettori comunicatore, le emozioni che sa trasmettere sono uscite dagli schermi riuscendo a entusiasmare la gente che ama le corse. Con 6 successi, il jockey italiano ha raggiunto James Doyle in testa alla classifica di Royal 2020 ma, avendo ottenuto migliori piazzamenti, Frankie è risultato il vincitore della classifica finale. Complessivamente le vittorie di Lanfranco ammontano così a 73 come il leggendario Pat Eddery conosciuto come “the winning machine”.
La prima affermazione nel sabato conclusivo è arrivata nelle Queen Mary Stakes G2 vinte con Campanelle allenata da Wesley Ward. La cavalla irlandese, di proprietà americana, ha superato Sacred montata, dal pari classificato Doyle per vincere comoda e confortevole.
Il successo numero due lo ottiene a bordo di Alpine Star nelle Coronation Stakes corsa che Alpine di proprietà della famiglia Niarcos, aveva già vinto in passato. In questa occasione Frankie ha mostrato un pezzo del suo immenso repertorio e ha fatto capire come conosca meglio di chiunque altro la pista di Ascot. Sa dove aggredire ed anticipare, sa dove attaccare e quando passare. Mentre gli avversari in avanti si stavano accapigliando, Alpine in progressione guadagna lo steccato e ai 300 metri finali sferra la stoccata imparabile
Atto terzo: le St. James Palce’s Stakes, come nella Coronation, Frankie ha montato con maestria il cavallo di Sheikh Hamdan bin Mohammed Al Maktoum, il tre anni Palace Pier, il nostro ha guardato gli altri battagliare per piazzare un rush finale micidiale, questa volta all’esterno dei più appoggiati al betting; Pinatubo e Wichita poi finiti nell’ordine. Palace Pier, mai nome fu più appropriato, è in training dall’allenatore top John Gosden che con Dettori formano l’accoppiata regina degli ultimi anni.