MIlano, 13 marzo 2017 – «I pagamenti devono arrivare nei tempi corretti».
Inaugurando la stagione numero 130 dell’ippodromo del galoppo di San Siro l’ad di Snai, Fabio Schiavolin, deve fare i conti con l’annoso problema dell’ippica, la causa principale per cui l’impianto milanese quest’anno ha perso la possibilità di organizzare corse internazionali di gruppo 1, quelle di primo livello. Ora l’unica in Italia è a Roma.
A San Siro le due del 2015 si sono dimezzate l’anno scorso, e ora si lavora per riaverne una nel 2018, proponendo il Gp di Milano nella sua configurazione originale, sui 3.000 metri.
«Siamo super attivi per cercare di recuperarla. Anche perché San Siro ha una struttura di livello diverso da tutte le altre in Italia – ha sottolineato Schiavolin -. I pagamenti ritardati sono un endemico problema delle corse. C’è tanta gente che investe soldi e risorse per rilanciare questo prodotto. L’instabilità non aiuta nessun settore e il nostro in particolare perché è un business interamente regolamentato. Spero che la situazione politica ritrovi un pò di tranquillità».
Intanto con l’amministrazione comunale Snai «condivide l’idea di rilanciare quest’area a forte vocazione sportiva con eventi sociali, legati magari al Fuorisalone, alla moda, alla musica: l’ippodromo è un grande contenitore che serve a far riscoprire ai milanesi il gusto per l’ippica», ha dichiarato Schiavolin, che ha anche lanciato un appello ai rapitori dei due cavalli, fra i migliori del trotto italiano, rubati settimana scorsa dalla scuderia toscana Wave.
Agenzia Ansa