Bologna, domenica 11 giugno 2023 – Giornata magnifica di corse che è diventata leggendaria perché per la prima volta nelle 114 edizioni delle Oaks d’Italia, la prova di Gruppo II sui 2200 metri per le femmine di 3 anni, la vittoria l’ha conquistata una jockette! L’amazzone inglese di 26 anni Hollie Doyle, con la cavalla italiana Shavasana imbattuta in sei corse, vittoriosa del Regina Elena e del neo-proprietario giapponese Yoshida Katsumi, ha vinto la prova da quest’anno sponsorizzata da Tattersalls, la casa d’aste di cavalli dell’UK.Contro la temibile ospite tedesca, View Zabeel, giunta seconda, c’era anche Estrosa, la cavalla di Max Allegri, che però è arrivata quarta al traguardo, mentre bel terzo posto per Maylin. Una prestazione netta, costruita in avanti fin dal primo metro, con un percorso perfettamente graduato e con una grande difesa finale nel respingere lo spunto della View Zabeel, che si lanciava secca ma senza mai dare la sensazione di poter agguantare la sua rivale.
Un altro pezzo di gran classe lo piazzava Folgaria nel Premio Mario e Vittorio Crespi, dominato in maniera impressionante con un allungo strepitoso che lasciava solo le briciole alle sue avversarie, con Royal Grey seconda e Beauty Of Tuscany terza, tutte molto vicine; una Folgaria che bissava il successo nel Premio Perrone e a questo punto si può considerare con una delle 2 anni più forti viste finora.
Un’altra conferma importante arrivava dalle Royal Mares, vinte da Incantatrice, che continuava nel suo progresso strepitoso, allungando le sue serie di successi, uno più convincente dell’altro; oggi ha superato anche l’esame San Siro ma nella forma attuale può superare qualsiasi esame che vuole. Le buone notizie non finiscono qui, perché esce molto bene dalla contesa anche la giovane The Dams, finita seconda al largo di tutti con una progressione importante; non che dovesse dimostrare qualcosa, anzi, ma per lei l’autunno sarà ricco di appuntamenti.
Sorpresa, invece, nella Coppa d’Oro, che in una corsa tattica vedeva prevalere Fortunino, assolutamente coraggioso e caparbio nel tenere botta per almeno 500metri dopo aver respinto tutto quello che poteva respingere, compreso il favoritissimo tedesco Lajoscha, secondo di un pelo su Cime Tempestose e Zanfogna.
Nel Premio Bimbi, in apertura di convegno, spuntava quello meno atteso, Mr Bayonetta, e chissà perché visto che aveva davvero convinto nella sua precedente e vittoriosa maiden; è piccolino e non ruba l’occhio, ma le gambe le sa muovere eccome.
Nell’handicap per i 3 anni sui 1.400metri, per il Premio The Luxury Beauty e SPA Srl, si imponeva a bella quota Solitary Dream, mentre nell’attesissimo e sempre super spettacolare Santiago Soto Sprint colpiva durissimo Infinity Light, giocatissimo e puntuale a segno con uno scatto secco ai 200finale nonostante il recupero di Sunshine Day.