Bologna, mercoledì 19 agosto 2020 – La Phoenix Thoroughbreds è stata oggetto di un attento esame da quando il suo fondatore, Amer Abdulaziz Salman, è stato accusato in un tribunale degli Stati Uniti di essere un importante riciclatore di denaro per la falsa truffa di criptovaluta OneCoin.
Phoenix e Abdulaziz negano le accuse, ma una serie di professionisti delle corse di alto profilo e soci chiave nelle partecipazioni hanno tagliato i legami con l’organizzazione da quando le accuse sono emerse in un tribunale di New York nello scorso novembre.
France Galop deve ancora confermare ufficialmente il divieto, ma la prova del suo impatto è arrivata il 14 agosto quando due voci per Jojo Rabbit, allenato da Archie Watson ed in procinto di correre nel Prix de la Vallee d’Auge di sabato a Deauville, è stato tolto dai potenziali partenti.
Il Racing Post ha spiegato che il divieto, che si applica a Phoenix Thoroughbreds e all’affiliata Phoenix Ladies Syndicate, è avvenuto a causa di preoccupazioni sulla fonte dei fondi della Phoenix.
È la prima volta che un’autorità di corse intraprende un’azione così importante ed ufficiale contro Phoenix e Abdulaziz da quando le accuse di riciclaggio di denaro sono emerse nove mesi fa.
Tuttavia, Phoenix continua ad avere una significativa presenza globale con l’operazione che ha interessi in cavalli da corsa, fattrici, stalloni e puledri in Australia, America, Gran Bretagna, Irlanda e Emirati Arabi Uniti.
Questa settimana, Phoenix ha annunciato che la Gran Bretagna non farà più parte dei suoi piani, con il gruppo che prevede di cessare le operazioni di corsa “con effetto immediato”, sebbene continui ad avere iscrizioni e partenti. L’attività di Phoenix, per ora, resta immutata con impegno importante in Australia con due prospetti di campioni che si chiamano Farnan e Prague.
Vedremo cosa succederà. In uno statement diffuso qualche ora fa, il comandante in capo della Phoenix ha negato tutte le accuse cercando un dialogo per spiegare le sue ragioni.
Fonte: racingpost.com