Montecatini Terme, 2 aprile 2019 – Avete presente una regina, cortese e distinta ma che non lascia spazio ad un eccesso di confidenze? ecco, lei è proprio così: stiamo parlando di Costa Gavras, una cavalla trottatrice che ha appena compiuto vent’anni ed è ospitata presso le scuderie del Nibbio Alato, il rifugio equino che si occupa di assicurare una seconda vita ad ex trotter e galoppatori.
Samanta Catastini è stata così gentile da tenerci informati anche su questa storia, una delle tante a lieto fine che riescono ad essere raccontate proprio perché c’è chi, come loro, si dà da fare per questi cavalli usciti di pista: Costa Gavras non è stata una supercampionessa che batteva record su record.
Era una solida lavoratrice, una di quei cavalli su cui puoi sempre contare per un buon piazzamento e che comunque si impegnano sempre al massimo: in carriera ha vinto 200.000 Euro e partecipato a 158 corse, il pubblico la amava molto proprio per questo suo stakanovismo d’altri tempi e l’aveva fatta diventare un po’ l’icona dell’ippodromo di Montecatini.
Finita la carriera in pista Costa Gavras è diventata una fattrice, cinque i puledri al suo attivo.
Poi è stata affidata dai suoi proprietari, l’allevatore Marco Desideri e il driver Alessio Vannucci, al Nibbio Alato: con mille raccomandazioni, perché Sua Maestà ha un caratterino tutto particolare.
Dominante anche nel paddock litigava all’ultimo morso con alcuni compagni e aveva un talento particolare per le fughe – famosa quella volta che riuscì a evadere infilandosi in uno spazio minimo della recinzione, roba da Houdini degli equini.
Finché non trovò un feeling tutto particolare con Major, la veterana del Rifugio: divennero inseparabili, fu in grande dolore per Costa quando la più anziana Major morì, tanto che per giorni rifiutò il cibo.
Poi il tempo, come sempre, medica le ferite più dolorose: Costa ha ritrovato il gusto di vivere e si lascia coccolare da Samanta ma sempre con moderazione, perché lei è una regina e le regine, si sa, non possono mai concedere troppo di sé stesse.
Ma devono festeggiare a dovere il loro genetliaco, ovviamente, quindi il 1° aprile Costa è stata festeggiata dagli amici del Nibbio Alato e dal suo vecchio proprietario, tornato da lei per l’occasione: con tante mele, carote, una bella offerta per il rifugio equino e tanta, tanta emozione nel rivedere la sua Costa Gavras ancora bella e lucida come una puledra.
Ricordiamo che il Nibbio Alato ospita presso le sue scuderie diversi soggetti recuperati dalle corse, e sino ad ora ne ha ricollocati presso privati almeno una ottantina.