Bologna, 23 dicembre 2019 – Pubblico delle grandi occasioni per la vibrante domenica del trotto bolognese, con il Gran Premio della Finale del Campionato dei 4 anni a proiettare l’Arcoveggio ai vertici nazionali in un pomeriggio nel quale i gentlemen concludevano il lungo itinere stagionale della kermesse dedicata alla Croce Rossa; nel mezzo, eventi tecnici di spessore ed un sentito ricordo di un pezzo importante di ippica nazionale che da sabato non c’è più, Luciano Bechicchi.
La cronaca della riuscita giornata felsinea parte dalla settima corsa, la Finale del Campionato dei 4 anni, corsa di Gruppo 2 dotata di 55.000 euro vissuta sulla brillante fuga in avanti del favorito Zefiro D’Ete, ben amministrato lungo i duemila metri della corsa da un accorto Gaetano Di Nardo, deciso nel sopravanzare al via l’avversario dichiarato Zilath ed altrettanto grintoso nel respingere le velleità dapprima di Zoe Grif Italia, poi del carneade Zarrazza Italia, scattando ulteriormente nelle fasi topiche della contesa chiusa in 1.15.2 sul regolarissimo Zilath e sulla ritrovata Zealand As, quarto Zap di Girifalco.
Incorniciato da un limpido ed inatteso sole alle 14.30 è andato in scena il prologo pomeridiano, un miglio che apriva la manifestazione gentlemen con i dieci candidati ai primi 4 posti dell’handicap finale, corsa che aveva nei veneti Topola Op e Raffaello Ruffato i plebiscitari favoriti al betting, ruolo rispettato e brillantemente onorato con un coast to coast chiuso a media di 1.16.6 davanti a Team Work e Giancarlo Moretti, terzi Tesla e Massimo Bressan su Unabomber Cup e Pantaleo Tarantino, mentre ad intervallo di mezzora sono scesi in pista i soggetti in predicato di andare ad occupare lo schieramento intermedio, con il decaduto Pacha Dei Greppi e Nicola del Rosso dominatori della scena all’eccellente ragguaglio di 1.15.2, secondi Roger Op e Michele Canali, terzo Oddone Mp e Daniele Orsini, quarti ed ultimi tra i promossi Severino e Cristofaro Chianese. La definizione del rooster è giunta con l’arrivo della terza corsa, altro miglio che riuniva 9 binomi e premiava con il pass per la finale il leader nazionale Filippo Monti e la sua Tyl Etoile che in 1.13.5 hanno sbaragliato il campo dominando su Uragano Op, Vistamar e Ronaldo Grad, rispettivamente guidati da Michele Bechis ,Vittorio Bosia e Monica Gradi, mentre la leader iniziale Radesnka D’Aghi e il movimentatore Ranieri hanno chiuso ai margini del plotone. L’asticella del convegno si elevava alla quarta, un miglio per tre anni che aveva in Juan Bros la star della contesa, con l’allievo di Federico Esposito, secondo arrivato nel Derby tedesco a segno in un normale 1.15.2 dopo accorta tattica d’attesa, sul battistrada Asciano e su Astro Del Nord, quest’ultimo costantemente al largo sin dalle prime battute di gara. Testimone ai puledri per una sfida sui due giri di pista con in palio la prima vittoria in carriera, pratica risolta agevolmente da Byron di Poggio, che Massimo Barbini ha proiettato in avanti sin dal via, complci alcune rotture per poi agire in controllo e spaziare in 1.17.2 nei confronti di Bigben Dei Greppi e di Bigband Arc, mentre alla sesta, bella affermazione per Zara Caf e Andrea Guzzinati nonostante percorso reso impervio da alcune schermaglie tattiche, con la 4 anni allenata da Mauro Baroncini preminente in 1.13.9 su Zaragoza e Zenyatia Lux, deludente Zona Da, leader sull’accondiscendente compagna di training Zia Paola Jet, ma senza argomenti sul forcing della coetanea e a margine dopo palese crollo alla distanza.
Negli occhi la vittoria di Zefiro D’Ete, nel cuore quella del Bologna per gli spettatori che alla ottava corsa hanno applaudito i partecipanti alla finale del Trofeo Croce Rossa, in 11 dopo il forfait di Giancarlo Moretti e Team Work, con un betting incerto tra la estrema penalizzata Tyl Etoile, la ritrovata inquilina del primo nastro Topola Op e Pacha dei Greppi, unico vincitore classico della compagnia. Dopo una serie di partenza annullate, al quarto segnale Topola Op ha conquistato l’iniziativa rientrando a Pacha Dei Greppi avviatosi con lestezza dal secondo nastro e costretto a convergere in terza posizione dietro a Oddone Mp, mentre Severino pressava la leader sino al mezzo giro finale, dove cedeva sostituito al largo da Pacha Dei Greppi che inscenava match a suon di parziali con l’allieva di Raffaello Ruffato la quale sfuggiva ai reiterati attacchi del portacolori di Nicola Del Rosso affermandosi in 1.16.3, mentre al terzo posto giungevano Tyl Etoile e Filippo Monti per un podio tutto riservato ai vincitori della manche di qualificazione.