Bologna, lunedì 11 aprile 2022 – Nell’Albo d’Oro del ‘Gran Premio Costa Azzurra‘, alla sua 59esima recita, finiscono Vernissage Grif e Alessandro Gocciadoro ma in realtà non è l’unico ad aver vinto nella domenica torinese. Perché la giornata della corsa più importante dell’anno per l’Ippodromo di Vinovo è stata anche quella dell’orgoglio di un movimento che non ha mai mollato anche nei giorni più difficili per l’Italia e ora passa a raccogliere soddisfazioni. Negli ultimi anni, nemmeno nei giorni più belli il parterre era stato così pieno di pubblico, con addetti ai lavori ma soprattutto tantissime famiglie ed è il risultato più esaltante.
Poi però ci sono anche quelli della pista, che non tradisce mai. Il GP Costa Azzurra, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, valeva anche come prima tappa del circuito ‘Trot Grande Vitesse 2022’. Vernissage Grif, allevato dall’allevamento Il Grifone della famiglia Brischetto a Vigone (che mai aveva vinto il Costa Azzurra), è partito in testa insieme all’ex Derbywinner Bleff Dipa, e in testa è rimasto sino alla retta finale.
Qui la mossa di Blackflash Bar, la femmina guidata da Santo Mollo per la scuderia “4 amici al Bar” di Roberto Bruera e Luigi Truccone (che sulla pista di Vinovo aveva già vinto il Marangoni e il Città di Torino dello scorso anno). Ma Vernissage ha chiuso davanti, con l’urlo liberatorio di Ale Gocciadoro, contenendo Blackflash Bar mentre Zacon Gio e Roberto Vecchione hanno chiuso terzi davanti ad Andrea Guzzinati con Amon You Sm.
Gocciadoro in premiazione sa che da qui si riparte per un 2022 da favola: «Il cavallo si vede che è un campione, sono convinto che questo sarà il suo miglior anno. Oggi (ieri) dovevamo vincere per forze, per il morale, per l’invito dell’Elitlopp perché lo stanno guardando tutti. Io avevo già vinto con Arazi Boko, questo è il secondo figlio di Varenne che mi porta sul trono del Costa Azzurra». Va sottolineato che Vernissage ha stabilito il record della corsa con la media al chilometro di 1.10.9.