Aachen, luglio 2016 – Il dramma e la gioia, indissolubilmente legati uno all’altra. Dramma e gioia in senso sportivo, ovviamente, che di questi tempi è bene non mischiare le tragedie vere con ciò che per divertimento e piacere accade dentro un campo ostacoli, seppur prestigioso come quello di Aquisgrana. Il dramma e la gioia in senso sportivo sono quelli dello svizzero Martin Fuchs e del tedesco Philip Weishaupt al termine del Gran Premio più importante del mondo, appunto quello dello Csio di Germania ad Aquisgrana, Aachen in tedesco, Aix-la-Chapelle in francese. Un Gran Premio che al termine della prima manche non vede nemmeno un solo percorso chiuso a 0 penalità, con soli tre binomi capaci di terminare senza errori agli ostacoli pur se penalizzati sul tempo (tempo massimo accordato piuttosto stretto, forse troppo: molti i penalizzati): Philip Weishaupt su Convall con 2 penalità, Martin Fuchs su Clooney e Gerco Schroeder su Cognac Champlanc con 1 punto. Seconda manche in ordine inverso di classifica: dunque dopo tutti i concorrenti a 5 e a 4 penalità ecco la volta dei percorsi teoricamente decisivi con i tre pretendenti alla vittoria; situazione tra l’altro psicologicamente difficile partire con punti sul tempo, perché con un errore si va a finire alle spalle di tutti i binomi a 4 lasciando a loro l’eventuale barrage… Non si può sbagliare, dunque. Parte Weishaupt, consapevole di dover mettere pressione sui due avversari che lo avrebbero seguito sperando così di indurli all’errore. Missione compiuta: percorso netto e dunque totale di 2 penalità per lui. Poi è la volta del giovane Martin Fuchs su Clooney. Parte con un punto. Se fa zero Weishaupt rimane dietro e lui va a un eventuale barrage con Gerco Schroeder, se Schroeder facesse zero: viceversa vittoria. Martin parte come meglio non si potrebbe: calmo, freddo, preciso. Vedendolo saltare vien da pensare: è un predestinato, famiglia di campioni strepitosi, lui cavaliere favoloso, una caterva di medaglie giovanili già conquistate, vittoria del titolo nazionale al primo anno da seniores, subito in prima squadra appena possibile e medaglia di bronzo nel Campionato d’Europa 2015 con il team rossocrociato… insomma, sembra proprio che oggi si debba compiere un destino già scritto, la vittoria del Gran Premio più importante del mondo… sì, perché sembra ormai fatta, manca solo l’ultimo ostacolo, un largo imponente ma saltabilissimo, l’ultimo ostacolo, dopo un’insidiosa gabbia di verticali, nessun errore, si gira a destra, si passa davanti alla porta (la porta… il varco di ingresso… proprio lì, proprio quello), Weishaupt ormai si rassegna, ma… e… Clooney sbanda a sinistra, Martin tira, la traiettoria è completamente sfalsata, il cavallo si oppone, niente da fare, fuori… Fuori. Fuori da quell’ostacolo, fuori dal sogno che era lì a portata di mano, fuori anche dalla classifica perché quella maledetta disobbedienza e quel maledetto scarto fanno precipitare Fuchs e Clooney addirittura al 16° posto della classifica finale… A quel punto la parola passa a Schroeder, ma un errore lo condanna al 12° posto. Philip Weishaupt su Convall vince il Gran Premio Rolex di Aquisgrana. Martin Fuchs è giovane, si rifarà (ecco: la classica frase che si dice quando il bruciore di una delusione pazzesca è davvero troppo… cioè una frase che non serve a niente!).
17 luglio 2016
LA CLASSIFICA COMPLETA
http://resulting.chioaachen.de/show/8/event/41/competition/16/result/