Bologna, aprile 2016 – Brutta notizia proveniente dal Canada: all’età di soli 15 anni è morto Star Power, castrone baio olandese (Kwpn) nato appunto nel 2001 da Quick Star x Calvados. Un cavallo dalla grande carriera ma soprattutto un cavallo al quale non possiamo non essere un po’ legati anche tutti noi, dal momento che la sua nascita sportiva e la sua valorizzazione agonistica hanno avuto luogo proprio in Italia, sotto la sella di Paolo Mencolini. A quel tempo al cavallo non era ancora stato cambiato il nome, quindi andava in gara come Uranus, il suo originario. Mencolini lo ha portato nel 2007 nelle gare per i cavalli di 6 anni e poi via via sempre più su fino ad approdare ai Gran Premi internazionali nel 2009 con già alcuni ottimi risultati come il 2° posto in un due stelle ad Arezzo e un 5° nel tre stelle di Royan. Risultati sufficienti per mettersi bene in mostra agli occhi degli addetti ai lavori: tra i quali il canadese Ian Millar non ha fatto altro che prendere un aereo, andare fino in Umbria, provare il cavallo e portarselo in Canada. Divenuto Star Power una volta varcato l’oceano, l’allievo di Paolo Mencolini sotto la sella di un grandissimo cavaliere oltre che uomo di cavalli quale è Millar (con tutta la sua squadra composta da moglie e figli) ha spiccato il volo nel 2010 arrivando verso la fine della stagione a conquistare nello Csio a cinque stelle di Gijon (Spagna) il 2° posto in Coppa delle Nazioni e il 3° in Gran Premio. Poi nel 2011 e nel 2012 un ruolo sempre più imprescindibile in Coppa delle Nazioni e di conseguenza le Olimpiadi a Londra: 9° individuale e 5° a squadre. Quest’anno (2016) le sue ultime presenza in campo (nello Csio di Ocala in Coppa delle Nazioni sotto la sella del figlio di Ian, Jonathon, che aveva cominciato a montarlo nel 2015) e poi la decisione di ritirarlo dalle competizioni. Con l’idea di dargli una lunga, serena e felice pensione sui verdi paddock canadesi della famiglia Millar. Ma è stata una pensione davvero molto più breve del previsto.
17 aprile 2016