All’età di 92 anni è mancato ieri pomeriggio a Milano Loris Abate (nella foto, a sinistra), grande imprenditore della moda e grandissimo appassionato di cavalli e sport equestri. Malato da qualche tempo, si è spento serenamente tra le braccia dei familiari. Un personaggio, l’amico Loris, che ha saputo imporre una impronta di grande personalità e caratura in tutto ciò cui ha messo mano: creatore di gioielli per tradizione di famiglia, fondatore Milano nel 1960 della griffe Mila Schon divenuta icona di stile italiano in tutto il mondo, ideatore e produttore di tessuti pregiati, foulard e cravatte (anche quelle dell’Inter di Moratti). Come presidente della Camera della Moda dall’85, seppe trasformare la scalinata di Trinità dei Monti, a Roma, nella «passerella» della fashion «made in Italy» per serate in mondovisione. Famosi i suoi negozi a Milano e Porto Cervo, Abate non ha mai abbandonato le sue passioni di sempre: gioielli e cavalli. Il suo allevamento Il Baroncio a Vetulonia, nella Maremma toscana, con supervisione nientemeno che del mitico Piero D’Inzeo, ha fornito cavalli a campioni del salto ostacoli azzurro come Uberto e Gianluca Lupinetti, Filippo Moyersoen, Carlo Rovaldi, Paolo Zuvadelli, e come la dressagista Ester Soldi. All’Elefantino, la sua residenza milanese presso Pioltello, (il nome viene da una sua collezione di gioielli) tenne un celebre concorso ippico che per anni contò campioni olimpici e mondiali, come Franke Sloothaak e Eric Lamaze, tanto per citare. Nel ’96 Abate è stato anche consigliere nazionale Fise, presto dimissionario: a lui, vulcanico imprenditore di livello internazionale, protocolli e lacciuoli della Federazione di allora andavano stretti. Ci mancherà immensamente, anche se sarà sempre con noi. Alla moglie Carla, alla figlia Maria Sole e ai famigliari l’abbraccio commosso dell’Editore di QS. |