Cagliari, maggio 2015 – La questione riguarda la tenuta del Libro Genealogico del cavallo Anglo-Arabo di Sardegna: una interrogazione presentata ieri da parlamentari sardi chiede la gestione diretta della Sardegna nella tenuta dei registri fondamentali di razza e relative banche dati ma il ministro per l’Agricoltura, Maurizio Martina, ha dato risposta negativa.
Vista la chiusura del ministro sull’argomento Pierpaolo Vargiu, deputato dei Riformatori a capo della Commissione Affari Sociali di Montecitorio, replica: «Di fronte alla tutela di un settore come l‘ippica, risorsa preziosa e unica per lo sviluppo economico sardo, non c’é maggioranza od opposizione che tenga. La netta e burocratica chiusura del ministro Martina non ignora soltanto le richieste di allevatori e proprietari di cavalli in Sardegna che vogliono valorizzare il cavallo anglo-arabo sardo e difenderlo dall’estinzione, ma nega a tutta la Sardegna la gestione di un’opportunità coerente con le radici identitarie dell’isola».
Pronta la controreplica di Martina, che precisa: «Il tentativo di separare la gestione del libro genealogico del cavallo anglo-arabo dalla gestione degli altri libri genealogici, si porrebbe in contrasto con una corretta gestione delle economie di scala, conducendo inevitabilmente ad un aggravio burocratico e aumenti di costo per gli allevatori».
Ma secondo Vargiu «l’Anacaad, l’unica associazione di allevatori di cavalli anglo-arabi e derivati che ha sede in Sardegna, dove e’ presente la quasi totalità dell’allevamento dell’anglo-arabo, e’ in possesso di tutti i requisiti previsti dalle norme nazionali e comunitarie vigenti per la tenuta del libro genealogico…mentre negli ultimi dieci anni, la gestione dell’anglo-arabo da parte dell’ente affidatario del libro si e’ rivelata insufficiente e inadeguata rispetto alle reali esigenze dell’allevamento».
14 maggio 2015