Bologna, 17 luglio 2018 – Oggi comincia lo Csio a cinque stelle di Aquisgrana. Aquisgrana non è solo un nome: è infinitamente di più. E’ l’essenza del salto ostacoli mondiale: la sua storia, la sua emozione, la sua bellezza. Un evento che ha più di cento anni di vita. Su quel terreno sconfinato è successo tutto e di tutto: Aquisgrana ha distribuito e generato gloria e poesia e potenza. Aquisgrana è il tempio nel quale qualunque fedele dello sport equestre non può che avvertire l’immensità del creato (dello sport equestre). Aquisgrana ha celebrato Campionati del Mondo, Campionati d’Europa, Gran Premi e Coppe delle Nazioni nel cui albo d’oro hanno apposto la firma i più grandi fuoriclasse di sempre. Aquisgrana inizia solo pochi giorni dopo la scomparsa di un campione leggendario, un uomo che ad Aquisgrana era di casa: Hans Guenter Winkler, il simbolo del salto ostacoli tedesco, un uomo che in Germania e per la Germania ha collegato lo sport equestre dall’immediato dopoguerra alla modernità. Verrà certamente celebrato durante queste giornate, in modo tale che il concorso assumerà un valore spirituale se possibile ancor più significativo.
L’Italia ad Aquisgrana c’è. Giovedì alle 19.30 inizia una Coppa delle Nazioni alla quale gli azzurri partecipano. Consapevoli di quello che significa. La Coppa delle Nazioni di Aquisgrana non è nel circuito della Prima Divisione della Fei, proprio come quelle di Roma e di Calgary, cioè i concorsi più importanti del mondo (il motivo di ciò non è argomento di questa sede: in questa pagina vi sono alcuni collegamenti ad articoli che analizzano la questione, che non è semplice): quindi non serve per guadagnare punti per quella classifica. Esserci dunque serve ad altro: serve perché quella di Aquisgrana è la Coppa delle Nazioni più importante del mondo e – insieme a quella di Roma – di maggior tradizione e prestigio. Esserci è già tantissimo: ma rendersi protagonisti di grandi prestazioni è qualcosa che può incidere sulla vita sportiva di un cavaliere
Il commissario tecnico azzurro Duccio Bartalucci ha portato in Germania Piergiorgio Bucci, Lorenzo De Luca, Emanuele Gaudiano, Paolo Paini e Luigi Polesello. I primi quattro saranno i titolari in Coppa delle Nazioni, Polesello la riserva. Ci sono stati anni in cui ad Aquisgrana non siamo stati presenti, anni in cui lo siamo stati ma con un complesso di inferiorità quasi imbarazzante. Adesso ci siamo consapevoli molto chiaramente dei nostri limiti e delle nostre forze: tra il limite e la forza c’è poi l’imponderabilità dello sport, che vale comunque per tutti. Andiamo quindi a goderci questo grande spettacolo, questi grandi cavalieri, la nostra Italia. L’ultima volta che gli azzurri hanno vinto ad Aquisgrana la squadra era composta da Raimondo d’Inzeo, Graziano Mancinelli, Vittorio Orlandi e Giorgio Nuti. Era il 1976.
PER SEGUIRE IL CONCORSO
https://resulting.chioaachen.de/
CHI CI SARA’
http://www.hippobase.com/EventInfo/Entries/CompetitorHorse.aspx?EventID=752