Comunicato ANSA
Milano, luglio 2016 – Durante una sfilata di carrozze d’epoca in Piazza Castello a Milano, lo scorso 12 settembre, due persone, un turista ed un’anziana, vennero travolte da alcuni cavalli imbizzarriti che si erano sganciati da una carrozza a causa della rottura del timone.
Ora per questi fatti sono finiti imputati per lesioni gravi e gravissime il proprietario della carrozza e il presidente dell’associazione che aveva organizzato la manifestazione. La prima udienza è stata fissata per domani davanti al giudice di pace Elisabetta Zapparoli. In vista dell’udienza, l’avvocato Domenico Musicco, legale di Giorgio R., un uomo di 59 anni che ha riportato fratture «sparse» e una «lesione irrecuperabile da stiramento» ad un braccio (ha rischiato di perderlo), ha depositato la richiesta di costituzione come parte civile.
Al proprietario e conducente della carrozza, Pasquale B., e al presidente dell’associazione “Gruppo Italiano Attacchì” Enzo C., a seguito dell’indagine del pm di Milano Giancarla Serafini, è stata contestata la «cooperazione colposa» nelle lesioni. Anche un’anziana di 80 anni, tra l’altro, ha subito «lesioni gravissime», tra cui la «perdita della milza».
Secondo l’imputazione, il proprietario della carrozza trainata da cinque cavalli non avrebbe effettuato «i dovuti controlli in ordine all’efficienza e alla ordinaria manutenzione del veicolo».
L’organizzatore della manifestazione ‘Milano in carrozzà, invece, tra le altre cose, non avrebbe richiesto alla Polizia locale «la chiusura del traffico» nell’area di Piazza Castello e non avrebbe adottato misure di sicurezza (non c’erano transenne, ad esempio) per impedire quello che poi è accaduto.
Il legale di parte civile Musicco, anche presidente dell’Associazione Vittime Incidenti Stradali sul Lavoro e Malasanità, nell’atto di costituzione parla di «gravissimi danni» sia patrimoniali che «morali, biologici ed esistenziali» subiti dal suo assistito e chiede un risarcimento a carico degli imputati.
Una occasione per ripensare alle modalità di organizzazione di tante manifestazioni equestri: troppo spesso vengono sottovalutati i rischi nei quali si potrebbe incorrere, e troppo spesso non vengono osservate scrupolosamente le regole basilari di sicurezza, prevenzione degli incidenti, formalità assicurative e delimitazione delle aree di lavoro da pubblico e passanti, che purtroppo altrettanto spesso non si rendono conto del pericolo di transitare troppo vicino ai cavalli impegnati in sfilate e show.
Qui sul sito di Repubblica la notizia e le slide dell’incidente
5 luglio 2016