Melbourne, 24 gennaio 2017 – Cavalli battono squali 74 a 26, coccodrilli al terzo posto con soli 19 morti: questo il risultato di uno studio effettuato dall’Università di Melbourne che ha messo a confronto i decessi causati su suolo Aussie dalle varie specie animali nel lasso di tempo che va dal 2000 al 2013.
Risultati quanto meno sorprendenti, se si pensa alla varietà di animali ritenuti solitamente ritenuti pericolosi che popolano il continente australe: ragni velenosi, serpenti, meduse per non parlare poi di squali e coccodrilli, protagonisti di tanti film più o meno horror.
Anche gli animali velenosi rimangono più sicuri rispetto agli equini, sono 27 le persone morte per shock anafilattico dopo incontri troppo ravvicinati con api vespe e calabroni; stesso “punteggio” per i serpenti, altra categoria temutissima.
Dalla ricerca però non emerge un aspetto fondamentale: ai cavalli siamo noi che richiediamo sforzi atletici e sportivi che possono diventare pericolosi in caso di incidente.
E, se facessimo una media tra incontri ravvicinati uomo/animale, ci accorgeremmo che per milioni di volte in cui un cavallo ci dà gioia e benessere c’è solo una percentuale di casi negativi, per altro spesso non imputabili al cavallo stesso ma alle situazioni in cui noi lo abbiamo coinvolto: mentre lo squalo, senza nulla togliere alla categoria, quando lo incontri non è che ti diverti tanto, di solito…
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