Bologna, 1 Febbraio 2025
Una cavalcata nel parco di San Rossore tra amicizia, passione e spiritualità.
Si è infatti svolta con grande partecipazione la tradizionale benedizione dei cavalli di Sant’Antonio Abate all’interno della meravigliosa cornice del Parco Naturale di San Rossore a Migliarinio in provincia di Pisa. L’evento, che ha visto la presenza di oltre 90 binomi provenienti da tutta la provincia e da altre zone della Toscana, ha rappresentato un momento di fede, cultura e valorizzazione del territorio.
I cavalieri sono stati accolti nell’area della Sterpaia, un’imponente struttura costruita in stile piemontese nel 1862 dal primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II. Questo storico edificio, originariamente destinato alle scuderie per l’allevamento dei cavalli purosangue della casa reale, ha fornito un contesto ideale per l’incontro.
Accompagnati dalla Guida Ambientale Equestre Camilla Leoni del centro Equitiamo di San Rossore, i partecipanti hanno intrapreso una suggestiva passeggiata all’interno del parco, raggiungendo la spiaggia. Il percorso, di circa 30 km, si è snodato lungo strade bianche e sentieri immersi tra le pinete domestiche, famose per la produzione del pregiato pinolo di San Rossore. Al termine della passeggiata, i cavalieri hanno fatto ritorno alla Sterpaia, dove sono stati accolti da Don Claudio Bullo, parroco di San Rossore e Barbaricina, dall’organizzatore Federico Di Sacco, titolare di “San Rossore in Carrozza”, e dai rappresentanti della “Parte Tramontana del Gioco del Ponte” di Pisa.
Presenti anche Claudio Barsuglia, in rappresentanza del Comitato Regionale F.I.S.E., che ha sede proprio all’interno del parco. A conclusione della cerimonia, il Generale di “Parte Tramontana” Matteo Baldassari, affiancato dalle sei magistrature Boreali e dai gruppi armati, ha guidato il solenne momento del giuramento dei cavalieri. L’Ambasciatore di Parte ha letto la preghiera del Cavaliere, suggellando con un gesto simbolico l’impegno e il rispetto verso la tradizione.
L’evento si è così confermato non solo come una celebrazione religiosa, ma anche come un’importante occasione di aggregazione per gli amanti del mondo equestre e un’opportunità di valorizzazione del magnifico Parco Naturale di San Rossore.