Bologna, dicembre 2015 – Si avvicina ai 5 lustri di vita la manifestazione che agli inizi di dicembre riunisce le stelle del salto ostacoli presso le strutture del circolo ippico Gese di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna. Il Gese è la ‘casa’ del Memorial fin dalla prima edizione del 1992, voluta della Fondazione Setti Carraro dalla Chiesa e realizzata grazie all’impegno di Alessandro Zanini Mariani, Andrea Riffeser Monti, Lucio Guastaroba e Mauro Checcoli.
Il circolo di San Lazzaro da tre decenni è il palcoscenico di concorsi nazionali e internazionali di salto ostacoli, completo, dressage, ma anche monta americana ed equitazione paralimpica. In particolare in questo ultimo settore, grazie al gruppo sportivo AiaSport Onlus, il Gese è in grado di accogliere ogni anno 140 cavalieri disabili con le relative famiglie. Se le grandi scuderie in muratura potessero parlare racconterebbero un’infinità di storie di uomini e di cavalli. Quella del Memorial però è un po’ speciale. Sono gli elementi che contiene a renderla tale: la figura eroica del generale dalla Chiesa, il grande amore per la giovane moglie, spezzato dalla morte che li coglie tragicamente a meno di due mesi dalle nozze, la solidarietà, con la Fondazione Setti Carraro dalla Chiesa per la cura delle malattie croniche dell’infanzia.
E poi, naturalmente, c’è la sfida sportiva, ad altissimo livello. Una qualità garantita dal prestigio dei cavalieri in gara e da un direttore di campo di grande levatura come Frédéric Cottier. Classe 1954, Cottier a settembre ha disegnato i percorsi del Csi di Bagnaia e l’anno scorso ha messo la firma su tutti i tracciati del Campionato del Mondo di Caen. Il course-designer transalpino è solito non risparmiare difficoltà tecniche per i cavalieri, ma sempre con un occhio di riguardo per la sicurezza dei cavalli.
Una sensibilità e un’attenzione che probabilmente gli derivano dalla grande esperienza maturata in sella. Il glorioso palmares del cavaliere Cottier, infatti, vanta medaglie olimpiche, mondiali ed europee e ben tre edizioni del Gran Premio Roma di Piazza di Siena, vinte all’inizio degli anni Ottanta tutte in sella al leggendario Flambeau C.
A cimentarsi sui percorsi ideati da Cottier, con l’assistenza di Fulvio Santi, saranno tanti nomi eccellenti dell’equitazione azzurra. A cominciare dal campione in carica, Filippo Moyersoen, che in sella a Canada, la cavalla con cui ha conquistato la vittoria l’anno scorso, proverà a stabilire il record di successi del concorso. Il campione lombardo, infatti, avendo vinto anche le prime due edizioni del Master, quelle del 1992 e del’93, ha eguagliato i tre successi di Arnaldo Bologni, primo nel 2006, 2008 e 2009. Dal canto suo Bologni farà tutto il possibile per aggiudicarsi il Gran premio di domenica e tornare così a essere l’unico detentore del record di vittorie. Nel frattempo fermi a due edizioni conquistate, ma pronti ad agguantare la terza, ci sono Natale Chiaudani, Mirco Casadei e, per i colori dell’Arma, Bruno Chimirri.
A rappresentare l’Arma ci saranno anche Filippo Bologni, Massimo Grossato e Giuseppe Talamo, mentre le Fiamme oro potranno contare su Vincenzo Chimirri, David Sbardella e Federico Ciriesi. Per il Corpo Forestale scenderà in campo Filippo Codecasa e non mancheranno tanti altri big come Gianni Govoni, Juan Carlos Garcia, Alberto Cocconi, Andrea Riffeser Monti – unico cavaliere non professionista ad aver scritto il suo nome nell’albo d’oro del concorso -, Andres Penalosa, Enrico Frana, Fabio Magni, Andrea Messersì e la lista potrebbe continuare. In prima fila tra le amazzoni ci saranno Francesca Ciriesi, Alessia Marioni ed Elisa Baldazzi.
Amazzoni e cavalieri si contenderanno un montepremi complessivo innalzato quest’anno a quota 50.000,00 euro. Un ritocco al rialzo è stato deciso anche per gli ostacoli del Gran Premio, che arriveranno fino al metro e mezzo di altezza nel percorso base e fino al metro e sessanta nel barrage. Mentre torna invariata e a grande richiesta, a corollario della kermesse principale, la gara riservata ai cavalieri con autorizzazione a montare di I grado, denominata “Master di Italia Indoor – Small Tour ”. Dal 2012 una prova di questo circuito è intitolata a Ettore Maurizzi, il patron della Pegus grande amico del Gese e di tutto il circo equestre venuto a mancare il primo ottobre del 2011. Sarà il figlio Omer a premiare i vincitori della categoria, che si disputerà nel pomeriggio di venerdì.
La prima giornata di concorso, giovedì, partirà alle 13,30 con la gara di apertura del Master d’Italia, una categoria 135 a tempo (premio Monrif Net, montepremi 1.500,00 euro). Seguirà il premio Banca di Bologna, la categoria 140 a fasi consecutive (montepremi 4.000,00 euro) che assegnerà le prime qualificazioni per il Gran Premio di domenica. L’altra prova di qualificazione per accedere al GP sarà venerdì con il premio Cavallo Magazine, una 140 a tempo con montepremi di 4.000,00 euro.
Le premesse dunque ci sono tutte per una 24esima edizione del Master all’insegna dell’agonismo sportivo ai massimi livelli, oltre che dell’impegno civile, declinato nelle iniziative collaterali che come di consueto coinvolgono gli Istituti medi superiori e il Comune di San Lazzaro in eventi sul tema della legalità e dell’antimafia. Quest’anno Alessandro Gallo, regista e scrittore da tempo impegnato su questi temi, ha messo in scena lo spettacolo “Questione di un attimo”, che venerdì è stato rappresentato al teatro ITC di San Lazzaro alla presenza delle classi dell’Istituto Mattei e del liceo Fermi, oltre che delle autorità cittadine.
L’ingresso al centro è libero. Per tutte le classifiche si può visitare il sito di Touch of Class
2 dicembre 2015