A proposito del ragazzo di Empoli e di questa notizia il papà del ragazzo, presente ai fatti, ci ha pregati di raccontare come si sono svolte realmente le cose:
“Non eravamo sperduti nei boschi, né su terreno difficile: ma all’interno del centro ippico dove si svolge regolarmente l’attività equestre del maneggio che frequenta mio figlio. I ragazzi sono andati a fare una passeggiata dopo la lezione, c’ero anche io, un semplice lavoro di defaticamento all’interno dei terreni del maneggio dove è presente anche un bosco. Arrivati su un prato, il cavallo di mio figlio ha inciampato e si è spaventato, e sono caduti entrambi. Il bimbo ha perso i sensi per 10/15 secondi e ovviamente ho chiamato subito il 118 ma mio figlio intanto si è ripreso.
Sono arrivati in fretta con la macchina del 118, il medico ha prestato i primi soccorsi ma ha detto che non era niente di grave, e potevamo prenderci tutto il tempo di chiamare una ambulanza. Mi sono allontanato un attimo per telefonare a mia moglie e raccontarle l’accaduto, poi sono tornato dal bimbo e dai medici ma loro nel frattempo avevano chiamato l’ambulanza che non riuscendo a trovare facilmente la strada si è fatta aiutare dai Vigli del Fuoco: ma se mi chiedevano informazioni ci si poteva arrivare comunque, conosciamo bene il terreno e avremmo potuto dare le indicazioni utili.
Ma il ragazzo sta bene e non ha avuto nessun tipo di trauma, anche perché ovviamente indossava il cap: è tornato a montare oggi, quindi tutto è andato per il meglio”.
Tutto è bene quello che finisce bene, dicevamo…ma se qualcosa non va per il verso giusto c’è, per fortuna, chi si fa sempre in quattro per portare aiuto: 118 e Vigili del Fuoco compresi, e non li ringrazieremo mai abbastanza di questo.
22 luglio 2015